Conferenza stampa del sindaco Marco Doria e dell'assessore alla mobilità Anna Dagnino sulla situazione di Amt. Nonostante la revoca della disdetta dell'integrativo, le organizzazioni sindacali rifiutano l'avvio di una trattativa
"Assurdo e pericoloso. Il comportamento dei rappresentanti sindacali dei dipendenti Amt sembra ispirato a tutto fuorché all'urgenza di salvare l'azienda e i posti di lavoro." Così il duro comunicato del Comune di Genova sulla questione Amt. Hanno chiesto la revoca della disdetta dell'integrativo in cambio dell'avvio di un negoziato e l'Amministrazione comunale ha accolto la richiesta, pur ribadendo – come ovvio – che un accordo per il riequilibrio dei conti aziendali resta necessario e che la trattativa avrebbe dovuto concludersi entro fine anno.
A quel punto le organizzazioni sindacali hanno comunicato che la revoca della disdetta non bastava più. E non bastavano neppure gli impegni all'acquisto di nuovi bus, e alla verifica delle possibilità di finanziare prepensionamenti che la Regione aveva annunciato sabato scorso. Per scongiurare lo sciopero di oggi, le rappresentanza sindacali hanno chiesto un protocollo ma, malgrado l'ulteriore disponibilità dell'Amministrazione e la predisposizione di un testo, neppure questa soluzione è bastata. Il video completo della Conferenza Stampa del Sindaco di Genova Marco Doria Questo il testo della nota del Comune di Genova sull'annoso caso Amt:
Sono state avanzate ulteriori pregiudiziali, chiudendo di fatto ogni spazio di mediazione e lasciando in questo modo che l'azienda scivoli verso il fallimento economico. E tutto questo proprio mentre si invocano patrimonializzazioni della società, cioè altri beni dei genovesi da sacrificare in una operazione che, in mancanza di un reale equilibrio dei conti, si risolverebbe in un sicuro fallimento.
Il Comune di Genova ogni anno paga somme ingenti (denaro dei cittadini sottratto ad altri bisogni della città) per i debiti contratti nel passato a ripianare le perdite di Amt. Il Comune di Genova conferisce ogni anno ad Amt finanziamenti superiori a quelli che versano alle aziende del trasporto pubblico locale quasi tutti i comuni italiani. Il costo per chilometro è tra i più alti d’Italia.
Non si capisce quale vantaggio potrebbero ricavarne i cittadini dal non affrontare con serietà questi evidenti problemi. Altro che miopia del Comune. Vediamo con chiarezza la situazione così come dobbiamo amministrare con rigore le risorse, ridotte, che il comune ha a disposizione in un momento di emergenze diffuse.
Tutti devono riflettere sulla gravità del momento e agire finalmente di conseguenza. Non c'è interesse o gioco sindacale e politico che possa occultare la realtà. Tutti, non solo il Comune, dovrebbero dimostrare coerenza nella scelta, tanto reclamata e gridata, di voler salvare l’azienda pubblica.
Non c'è alternativa ad un confronto, serio, sul contenimento dei costi, intervenendo anche sulla organizzazione del lavoro. Questo per difendere l’azienda, tutti i posti di lavoro e il servizio ai cittadini.
L'Amministrazione comunale non rinuncerà a farlo. Non potrà mai, però, mettere a repentaglio il Comune, il suo bilancio o tagliare tutti gli altri servizi ai cittadini.