«A Milano 230 morti in dodici mesi» Si riscopre l'importanza delle domeniche a piedi. L'assessore Bisconti: i blocchi alle auto tornano nel 2015
La Pianura Padana è l'area più inquinata d'Europa insieme con la Slesia (la regione più industrializzata della Polonia) e conta 300 morti all'anno per lo smog, di cui 230 solo a Milano. Lo dice il rapporto 2014 dell'Agenzia europea per l'ambiente citato ieri al convegno «I costi dell'inquinamento atmosferico» organizzato da Bocconi, Policlinico e Peripato, associazione presieduta da Sergio Harari. Lo dicono i dati delle assicurazioni sulle cause di mortalità, che fotografano una correlazione diretta tra infarti, ictus, embolie, tumori e inquinamento. Il principale killer è il traffico: le particelle pericolose per la salute (Pm 10, Pm 2,5 e black carbon , le molecole più piccole che entrano direttamente nel sangue) vengono soprattutto dalle auto. Agenti inquinanti che secondo gli ultimi studi rubano due-tre anni di vita agli abitanti della Pianura Padana. Il problema è duplice: in Europa le soglie di polveri sottili da non superare per legge sono troppo alte, il doppio rispetto a quelle suggerite dall'Organizzazione mondiale della sanità. E a Milano e in Lombardia questi limiti si sforano comunque, nonostante Area C: «Il 2014 è il primo anno in cui lo sforamento delle soglie di legge a Milano è avvenuto a maggio invece che a febbraio, ma la situazione è ancora critica», spiega Edoardo Croci, ricercatore dell'Osservatorio sulla green economy della Bocconi. Di certo Area C e il car sharing hanno abbassato il livello di inquinamento in centro: il Pm 10 è calato del 18 per cento, gli ossidi di azoto del 10 e il black carbon del 50. L'assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran si rallegra: «Questi dati dimostrano l'efficacia delle nostre politiche». Ma fuori Area C? «La cerchia dei Bastioni rappresenta solo il 5 per cento di Milano: fuori l'inquinamento è ancora un problema – precisa Croci -. La città metropolitana è l'occasione per estendere il pedaggio oltre il centro storico». Concorda Anna Gerometta dell'associazione Genitori Antismog: «Bisogna creare almeno un secondo anello con la congestion charge , perché la tossicità dell'aria appena fuori Area C è drammatica». Rincara la dose Pier Mannuccio Mannucci, direttore scientifico della Fondazione Policlinico: «Bisognerebbe rivalutare anche le tanto criticate "Domeniche a spasso" del Comune: quelle giornate senza auto riuscivano a far calare dell'80 per cento i livelli di black carbon nell'aria». Così si riapre il dibattito sulle domeniche verdi sospese un anno fa da Palazzo Marino per un problema di costi: «Andrebbero organizzate ogni qual volta c'è un evento in città», dice Andrea Poggio di Legambiente. «Ripartiranno nel 2015, non con il blocco totale delle auto ma con iniziative a macchia di leopardo», dice l'assessore al Tempo libero Chiara Bisconti.