L'inchiesta del Secolo XIX sui vertici Tpl Linea

Savona, spese pazze con gli incassi dei bus

Savona, spese pazze con gli incassi dei bus

La carta di credito aziendale di Tpl, la società pubblica del trasporto locale, sarebbe stata usata come un bancomat privato

Viaggi in Francia e Spagna, acquisti in un noto negozio d’abbigliamento di Genova e persino la spesa al Carrefour. È quanto ipotizza la Procura di Savona, che ha aperto un’inchiesta iscrivendo nel registro degli indagati Giovanni Gommellini, direttore generale di Tpl, contestandogli l’ipotesi di reato di peculato.   Le “spese pazze” non sono un’esclusiva del Consiglio regionale. Ma arrivano anche in provincia. Un’inchiesta che partirebbe da un esposto presentato dalla stessa società partecipata da Provincia e Comuni che, venerdì scorso, durante l’ultima seduta del Cda, ha deciso la sospensione in via cautelativa di Gommellini con una delibera approvata all’unanimità.   Un atto dovuto, a termini di legge. Un’accusa pesantissima per un manager di una società interamente pubblica, quella contestata al direttore generale di Tpl, che sembra riecheggiare le gesta di alcuni consiglieri regionali che, in Liguria come altrove, sono accusati di aver speso soldi pubblici a scopi privati.

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