Acqua alta in galleria, chiusa per sei ore la linea 3 tra Centrale e Porta Romana

Milano, si blocca la pompa idraulica, il metrò affoga

Milano, si blocca la pompa idraulica, il metrò affoga

Scatta il piano di emergenza. Atm: nella notte l'incidente all'idrovora e l'infiltrazione ha raggiunto i binari

Acqua alta in metrò. Giornata di caos l'altro ieri. È toccato alla linea 3 trovarsi con l'acqua alla gola. Alle 6.30 le porte d'accesso sono rimaste chiuse. Amara sorpresa per i pendolari scesi alla fermata Rogoredo. Ad attenderli c'erano i bus navetta, una cinquantina. Pochi per rispondere alla domanda. E una fiumana di persone s'è così riversata per strada, a piedi. La «gialla» ha riaperto alle 13.18, ma già alle 10.45 – quando con il supporto dei vigili del fuoco le squadre d'intervento hanno liberato dall'acqua parte delle gallerie – la circolazione era ripresa seppure su un solo binario e con un treno navetta che faceva la spola tra le fermate Duomo e Porta Romana. Il blocco ha determinato un sovraccarico della circolazione di superficie, con il traffico in tilt sulla cerchia interna.   A causare la paralisi del metrò è stato il guasto alle pompe idrauliche che 24 ore su 24 aspirano l'acqua di falda che filtra nelle gallerie. La stazione Missori è stata l'epicentro del disastro di ieri, dove le gallerie in ingresso e in uscita dalla città scorrono una sopra l'altra, fino a 30 metri di profondità. Ebbene, ai vigili del fuoco è stato subito chiaro che sarebbero occorse diverse ore per affrontare il metro e mezzo d'acqua che sommergeva circa 200 metri di binari.   Atm precisa che si è trattato del malfunzionamento di una pompa di aspirazione. Le infiltrazioni ci sono anche se la linea gialla, in punti come questo, è stata realizzata quando già la falda era risalita a meno venti metri.
Il tema della falda – risalita dagli anni Settanta – è noto e la rete metropolitana può contare su 343 idrovore di cui 118 posizionate proprio sulla M3. «Il Comune ha già chiesto una relazione tecnica – commenta l'assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran -. Ogni valutazione sul caso specifico, fino ad allora, è prematura.   La settimana prossima era già in programma un'opinione tecnica tra Comune, Atm e Metropolitana milanese circa l'utilizzo delle rilevanti risorse già stanziate per l'impermeabilizzazione di M2. Siamo convinti che la forte collaborazione tra Atm e Mm possa individuare le scelte ingegneristiche e le modalità operative per contenere le problematiche causate dalla falda».   Ma la polemica nel corso della giornata è montata: «Nel 2011 mandai a tutto il mondo un documento-denuncia sui problemi del metrò. Il principale era che le linee metropolitane non erano e non sono sufficientemente impermeabilizzate – denuncia Carlo Monguzzi -. Servivano dunque urgentissimi interventi di manutenzione.   Ora, assieme alle nuove linee questi interventi vanno improrogabilmente fatti! Forse andavano fatti anni fa». Mentre il vicepresidente del Consiglio comunale, Riccardo De Corato, chiede che «il presidente Atm Bruno Rota venga in Commissione a relazionarci sulle cause e le contromisure. Se non sarà esauriente, che si faccia una commissione d'indagine. Non voglio neanche pensare a cosa succederà a Milano durante i mesi di Expo, se oggi è saltata una metropolitana perché una pompa non funzionava bene».

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