Mancano le risorse per potenziare i mezzi pubblici in città durante l'Expo Si studia la riduzione di alcune linee. Il Pd: impossibile diminuire il servizio
Le polemiche degli ultimi giorni tra l'assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran e il presidente della Regione Roberto Maroni, per la riduzione di 17 milioni dell'assegno che quest'anno il Pirellone verserà al Comune di Milano (si tratta di 268milioni di euro), nascondono ben altre tensioni. In primis quelle tra l'amministrazione Pisapia e la società di trasporto pubblico locale, Atm. Il messaggio del presidente di Foro Bonaparte a Palazzo Marino, negli ultimi tre anni, è sempre stato chiaro: a parità di contributi corrisponderanno equivalenti servizi. Non esiste alcuna possibilità che Atm anticipi risorse al posto del suo azionista, se non altro perché già contribuisce ampiamente con i dividendi (che ogni anno vengono prelevati per far quadrare il bilancio del Comune), e a maggior ragione perché Atm si è già indebitata per l'acquisto dei nuovi treni del metrò. Quello che filtra da ambienti vicini a Foro Bonaparte è una considerazione molto semplice: è inutile che il Comune se la prenda con la Regione (o con il governo) per i tagli. La ripercussione su Atm non è automatica, anzi. Il Comune può comunque coprire la differenza di 17 milioni di euro, attingendo da altri capitoli di spesa. In effetti, da Palazzo Marino, trapela che è già allo studio una strada per recuperare i soldi mancanti della Regione da altri settori del bilancio. La battaglia, però, è appena all'inizio e la lunghissima riunione che si è svolta tra il sindaco, Giuliano Pisapia e il presidente di Atm, Bruno Rota, nella serata di venerdì, non ha portato alcun risultato. Tra gli ostacoli, non semplici, da superare ci saranno anche le ritrosie degli assessorati rivali al comparto Mobilità. In primis il responsabile del Welfare Pierfrancesco Majorino, che ha uno dei bilanci più consistenti, ma che ha sempre mostrato pochissima disponibilità a ridurre le spese del suo dicastero. Ma la discussione del bilancio 2015 è ancora lontana dal cominciare. Tornando al problema di Atm, e della riduzione delle risorse, le soluzioni sono due: o il Comune compenserà con risorse proprie quanto tolto dalla Regione, oppure dovranno essere aumentati i prezzi dei biglietti (o alternativamente ridotte le corse, uno scenario che però appare assai improbabile in vista dell'anno straordinario di Expo). Poiché sia Maran sia il sindaco hanno promesso che non ci saranno aumenti del biglietto, sembra proprio che l'unica possibiltà per il Comune sia di tirare fuori i soldi (o di battere cassa a Roma, che però non sembra sentirci molto). Per il presidente della commissione Trasporti, Carlo Monguzzi del Pd, «è evidente che tagliare i trasporti nell'anno di Expo è impossibile». Dunque che «Regione, Comune e governo si mettano attorno a un tavolo e trovino una soluzione». Per Monguzzi, «la giunta deve impegnarsi a non tagliare nemmeno un euro. Ma soprattutto nessuno, nè il Comune nè la Regione, devono scaricare le responsabilità sugli altri».