IL PROGETTO INIZIALE PREVEDE CHE LA LINEA ARRIVI FINO A LARGO CORRADO RICCI, POI IL PROLUNGAMENTO PER PIAZZA VENEZIA L'ASSESSORE IMPROTA GUARDA AI PRIVATI COME FINANZIATORI E PENSA A UNA NUOVA «CURA DEL FERRO» PER LA CAPITALE
«Il tram arriverà ai Fori Imperiali». La promessa è dell'assessore ai Trasporti, Guido Improta, che spiega: «Dobbiamo definire il tracciato con la conferenza dei servizi chiusa nei tempi più brevi possibili, a cavallo dell'estate. C'è la possibilità di alimentarlo con la rete elettrica tradizionale, "attaccandosi" ai lampioni. Il tram passerebbe sul lato sinistro della strada guardando il Colosseo. Il tratto certo è quello fino a largo Corrado Ricci, il proseguimento fino a piazza Venezia va gestito insieme all'avanzamento dei lavori della Metro C». Scenario suggestivo, i finanziamenti? Improta ipotizza il coinvolgimento dei privati. «Stiamo immaginando un ricorso a finanziamenti privati. In termini di importanza, dopo il tram dei Fori, dobbiamo potenziare il progetto del tram della Musica, che attraverso i Parioli e si ricollega al Flaminio, infine il pezzo che va a piazza Lodi, perché si ricollega alla terza linea metropolitana di Roma». Sono undici i tracciati della rete tranviaria di Roma pianificati dal Campidoglio: l'elenco va da Santa Maria del Soccorso-Verano, a Casaletto-via dei Serafini. «In ordine di importanza, il tram dei Fori è il primo». ANELLO FERROVIARIO E sempre alla voce «cura del ferro», Improta parla di un progetto che a Roma riappare ciclicamente: la chiusura dell'anello ferroviario. «Quando riusciremo a realizzare le fermate di Valle Aurelia, Pineto e Vigna Clara, l'anello ferroviario diventerà una vera e propria linea di metropolitana che cambierà le abitudini di spostamento dei cittadini. Abbiamo già delle linee ferroviarie che possono assolvere alla funzione di quarta rete metropolitana, passando per snodi importanti, da Tiburtina a Termini a Ostiense. I cittadini non lo sanno, non sanno a che ora passano, che si prendono con il Bit. Sono pochissimi quelli che hanno capito che c'è una modalità di servizio metropolitano nelle linee regionali». Sulla Metro C: «Il 30 aprile inizierà il pre-esercizio da parte di Atac. Non sono preoccupato dell'affidabilità dell'infrastruttura che opera senza problemi dal 9 novembre, ma del rilascio delle autorizzazioni amministrative, 84 in totale. L'apertura fino a piazza Lodi è fissata a prima dell'estate. E dal 2 marzo la C chiuderà alle 21, mentre dal 30 aprile alle 23.30». PORTOGHESI Improta è insoddisfatto dei controlli di Atac contro chi non fa il biglietto: «Va molto bene nella rete metropolitana, mentre non va assolutamente bene sulla gomma: ho chiesto all'ad di Atac di attivare un monitoraggio. Abbiamo tra il 18 e il 40% di evasori, su base annua diverse decine di milioni di euro di mancati introiti. Ci saranno 10 linee dove dalla prossima settimana inizieremo il monitoraggio».