Al bando sul trasporto regionale Ferrovie e Tper, unici partecipanti, avevano chiesto più soldi
La trattativa per la “gara del ferro” che deciderà i gestori dei treni regionali per i prossimi 22 anni si potrà basare solo «su un’offerta economicamente migliorativa, che comunque non potrà che essere uguale o inferiore alla base d’asta oggetto di gara. Così prevede la legge». Lo spiega l’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Donini, dopo che Trenitalia e Tper hanno partecipato al bando, sole ma alleate tra loro, chiedendo però un rialzo del 9% sulla base d’asta perché giudicata troppo bassa.
La Regione specifica dunque oggi che non ci potranno essere rialzi al servizio, nemmeno nella trattativa negoziata che verrà avviata ora, forse col rientro anche dei tedeschi di Arriva, del gruppo Deutsche Bahn, che pur essendosi pre-qualificati non hanno presentato offerte ma si sono detti disponibili a rientrare in campo. La base d’asta prevede contributi per 153 milioni di euro all'anno più gli incassi stimati dai trasporti, circa 100 milioni annui.
Già i sindacati si erano rivoltati contro «il rialzo pericoloso» di Trenitalia e Tper, che si sono presentati in raggruppamento temporaneo d’impresa. Poi sono seguiti la Lega Nord, che con Alan Fabbri ha annunciato un esposto all’Antitrust per quella che definisce «una farsa fantozziana», e infine Legambiente: «Un risultato sconcertante, che penalizza i pendolari. Donini superi subito lo stallo», attaccano gli ambientalisti.
Oggi arriva dunque la presa di posizione della Regione, che spiega che Trenitalia e Tper hanno presentato un’offerta tecnica corretta, mentre quella economica, poiché superiore alla base d’asta, non è stata ritenuta congrua, rimandando l’affidamento della gara e aprendo una trattativa negoziata. «Gli obiettivi strategici che la Regione si è posta sono immutati – spiega Donini –: consistono nel miglioramento della qualità del servizio, soprattutto nelle tratte più utilizzate dai pendolari, e nel totale rinnovo del materiale rotabile».
In questi giorni i legali di Fer, società regionale che gestisce la gara, stanno valutando come comportarsi, ma intanto l’assessore chiarisce che «la procedura di gara si è costruita in questi anni sulla base di molteplici verifiche, da parte sia dell’Autorità garante della concorrenza, che dell’Autorità dei trasporti. Lavoreremo affinché si possa arrivare in tempi brevi a un’aggiudicazione definitiva – continua l’assessore – sulla base di un’offerta economicamente migliorativa, che comunque non potrà che essere uguale o inferiore alla base d’asta oggetto di gara».