"L'Ue valuta regole comunitarie per l'app di Uber"

Uber, verso il via libera grazie all’Unione Europea

Uber, verso il via libera grazie all’Unione Europea

Il via libera definitivo a Uber, il servizio di auto con conducente tramite App, che sta suscitando molto interesse ma anche molta ostilità, potrebbe arrivare dall’Unione europea. Con eventuali norme europee sarebbe possibile la fine dei divieti nazionali. L'indiscrezione arriva dell'autorevole Financial Times

Uber, il servizio di auto con conducente tramite app, verso una svolta in Europa. La Commissione europea sta valutando la possibilità di regolare l'app a livello europeo piuttosto che a livello nazionale. Lo riferisce il Financial Times citando alcune fonti, secondo le quali la Commissione sostiene lo sviluppo di nuovi e innovativi servizi di mobilità.   Secondo voci raccolte dal Financial Times a Bruxelles durante il weekend di Pasqua, la Commissione europea sta valutando la possibilità di regolare Uber a livello comunitario, scavalcando le regolamentazioni nazionali, finora incerte e contraddittorie.   Uber è in scontro aperto in alcuni Paesi europei e una regolamentazione comunitaria potrebbe facilitare la diffusione del servizio e regolarlo in modo comunitario invece che sottostare alle leggi dei singoli Paesi, mettendo fine ai divieti nazionali.   Ma in quale direzione ci porterebbe il pronunciamento europeo? Liberi tutti, o divieto assoluto a livello continentale? Il Financial Times, riporta quella che non corrisponderebbe ancora a una presa di posizione ufficiale: «La Commissione sostiene lo sviluppo di nuovi e innovativi servizi di mobilità», e se davvero si pronuncerà, lo farà nel senso della liberalizzazione, mettendo fine ai divieti nazionali o locali.   Un intervento di questo tipo non solo permetterebbe a Uber di operare ma potrebbe stabilire anche delle regole certe a cui ambito le auto con conducente contattate tramite app dovrebbero attenersi, sia pure nell’ambito di una generale liberalizzazione. Comunque non è detto che vada a finire così, perché a livello politico sono forti le voci che vedono negli interessi dei tassisti non solo una tutela corporativa ma anche una difesa di legittime esigenze pubbliche.   Un possibile scenario che eviterebbe gli scontri aperti tra tassisti tradizionali e gli autisti che lavorando per la società californiana. Tra l'altro, se Uber con queste regole non dovrà districarsi più fra le leggi nazionali, è anche vero che gli Stati membri dell'Unione Europea dovranno rispettare i principi generali della normativa continentale quali la proporzionalità, la non discriminazione e la libertà.   A prescindere dalla direzione che prenderà l’Ue, una normativa comune si impone, Bruxelles è orientata a uniformare i mercati e le regole dei servizi; gli scontri fra autorità nazionali e locali creano confusione mentre l’Unione vuole che un cittadino europeo non trovi regole diverse se attraversa un confine o addirittura se si sposta da un’entità amministrativa a un’altra all’interno dei confini di un singolo Paese.

Left Menu Icon