Aumentare del 20 per cento sia gli utenti che la velocità del trasporto pubblico, con l'incremento del 40 per cento delle corsie preferenziali e l'attuazione di itinerari a priorità semaforica

Stop al traffico, più mezzi pubblici e car sharing: ecco il piano di Improta

Stop al traffico, più mezzi pubblici e car sharing: ecco il piano di Improta

"E' su questo documento che l'assemblea capitolina dovrà confermare o meno la scelta che il sindaco ha compiuto nel giugno 2013 indicandomi", dice, senza giri di parole, Guido Improta

Il Pgtu punta ad aggredire le criticità della viabilità della Capitale. In primis il congestionamento del traffico, che porta i romani a perdere ogni anno 135 milioni di ore in fila in auto, per una perdita economica a livello di produttività stimata in un miliardo e mezzo di euro. Un inferno di lamiera dovuto anche al poco utilizzo del mezzo pubblico da parte dei cittadini, appena il 28 per cento nell'ora di punta.   Approdato in Aula il piano generale del Traffico Urbano (Pgtu) che vuole rivoluzionare il modo di spostarsi a Roma, a favore del trasporto pubblico, con la creazione di isole ambientali nei municipi e il 'bonus mobilità' dal 1 gennaio 2017 con un pacchetto di ingresso per la capitale   Raggiungere il 2 per cento di uso sistematico della bicicletta entro 2 anni (oggi è allo 0,6%) e il 4 per cento su base cittadina e il 10 per cento al Centro nei prossimi 5 anni e organizzare integralmente il centro storico per isole ambientali progressivamente estese alle aree esterne, con creazione di Zone 30, realizzandone almeno una per municipio nei prossimi due anni, permettendo la circolazione ai soli mezzi a basse emissioni.    Sono questi gli obiettivi principali del nuovo Piano generale del traffico urbano di Roma Capitale, il primo da quello realizzato da Walter Tocci nel 1999, illustrato in Assemblea capitolina dall'assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Guido Improta.    L'anello ferroviario e il bonus mobilità. Il nuovo Pgtu prevede l'installazione entro il 30 giugno 2016 sull'Anello ferroviario di un presidio di varchi elettronici analogo a quello che esiste in altre città europee, a partire da Londra, e l'introduzione di un vero e proprio 'bonus mobilità', che scatterà dal primo gennaio 2017: non sarà un ticket per entrare nell'Anello ferroviario, ma una sorta di pacchetto ingressi sulla falsariga dell'Ecopass di Milano.   I varchi, la cui installazione sarà finanziata interamente con fondi europei non rappresentando quindi un aggravio per i romani, monitoreranno i passaggi dei veicoli in entrata e in uscita, e una volta terminato il pacchetto di ingressi previsti dal bonus si pagherà in base all'impatto ambientale del veicolo, con un meccanismo premiante per i mezzi meno inquinanti. Ci sarà anche un'app via web e smartphone tramite la quale il cittadino potrà conoscere i bonus che ha consumato e quelli ancora a disposizione.    Roma divisa in sei aree. Il piano di 200 pagine, frutto di un percorso di partecipazione con sindacati, associazioni e Municipi, è fondato su una precisa priorità: potenziare il trasporto pubblico per decongestionare la Capitale dal traffico privato. Il punto di partenza del Pgtu sarà una classificazione funzionale delle strade e delle zone della città, che estenderà la propria definizione anche al di fuori del Gra, individuando una viabilità principale e una viabilità locale, con il tpl a fare da collante.   Per fare questo, la Capitale è stata clsasificata in sei ambiti, o zone urbane: Area centrale Mura Aureliane, Anello ferroviario, Circonvallazione esterna, Gra, Extra Gra e perimetrazione centri urbani, Ostia-Acilia. I campi in cui si declinerà il piano saranno isole ambientali e pedonalità, ciclabilità, car sharing, bike sharing e mobilità elettrica. Grosse novità per quanto riguarda la sosta tariffata: via le strisce blu dalla rete portante, sostituite da parcheggi ai margini di area, e rivisitazione delle tariffe nelle zone centrali e commerciali. 135 milioni di ore all'anno nel traffico.   Ecco perché l'obiettivo dell'amministrazione è potenziare il tpl permettendo e inducendo una graduale riduzione del traffico privato. Con conseguenze positive anche sulla sicurezza stradale: nel 2012 a Roma ci sono stati quasi 16mila incidenti, che hanno causato oltre 20mila feriti e 154 morti.

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