Riproponiamo per #ugualmentemobili l'articolo di Antonietta Nembri per Vita. In un tweet il presidente di AriSla e assessore alle attività produttive della Lombardia denuncia la situazione impossibile per un disabile motorio per le strade di Milano
Milano non è una città accessibile. Anzi è inaccessibile a chi ha una disabilità motoria. Parola di Mario Melazzini, presidente di AriSla, la Fondazione italiana per la ricerca sulla Sla e assessore alle attività produttive, ricerca e innovazione di Regione Lombardia che con un tweet e un video è tornato a denunciare i problemi di accessibilità e fruibilità totale della città di Milano per chi ha una disabilità in particolare, una disabilità motoria. E non è la prima volta. Già lo scorso settembre Melazzini aveva pubblicato una fotografia che accendeva i riflettori sul parcheggio selvaggio di molti automobilisti in via Campanini. Le auto sul marciapiede in corrispondenza dei passaggi predisposti per i pedoni e le persone con disabilità ne impedivano in pratica l’attraversamento. Sei mesi dopo la “foto-denuncia” Mario Melazzini torna a segnalare che non è cambiato nulla. “Milano città inaccessibile x persone con disabilità, in particolare motoria! Confidiamo in Expo x svolta. Il mio video (è possibile vederlo in apertura dell’articolo)” questo il testo del tweet postato dal presidente di AriSla. Nel video si vede Melazzini ripercorrere le stesse strade e testimoniare come i pochi metri, da via Filzi a via Melchiorre Gioia, passando da via Galvani e via Campanini, possano diventare interminabili, ma soprattutto impraticabili per una persona con disabilità motoria che decida di muoversi autonomamente.
Nel video, Melazzini è costretto ad una vera e propria gincana, in particolar modo in via Campanini, dove si ritrova a dover percorrere decine di metri in strada e non sul marciapiede, occupato solo da auto. Al termine di questa passeggiata ad ostacoli, Melazzini ha commentato che «purtroppo ancora una volta, Milano si dimostra non completamente accessibile a chi è portatore di disabilità motoria. Ma io ho fiducia, tenacia e determinazione e spero che in vista di Expo ci sia un concreto cambiamento».