I progetti dell'assessore comunale Agata Quattrone che punta tutto sul progetto di "smart city"

Reggio Calabria: «Rivoluzioneremo il sistema dei trasporti»

Reggio Calabria: «Rivoluzioneremo il sistema dei trasporti»

Evitato il taglio di 72 milioni per la mobilità sostenibile. Avviato il lavoro per ridisegnare tutto il settore «È necessario voltare pagina rispetto al passato quando è mancata l'idea integrata di città»

Una città da ridisegnare puntando su una mobilità sostenibile e a misura di cittadino. Il tutto guardando alla città metropolitana e all'area integrata dello Stretto.   L'assessore comunale alla pianificazione dello sviluppo urbano sostenibile, trasporti e mobilità, smart city, Agata Quattrone, ha le idee chiare sui progetti da portare avanti e ha già avviato, insieme a tutta l'amministrazione Falcomatà, un lavoro di cambio radicale del volto urbano cittadino.   Riportiamo l'intervista di Alfonso Naso per la Gazzetta del Sud.   Le aspetta un lavoro difficile e che parte da criticità da risolvere… Quello che abbiamo riscontrato è che negli ultimi anni è mancata l'idea di azione d'insieme nel settore dei trasporti. È necessario cambiare approccio al sistema della mobilità con il modello delle "smart city" al quale si sono indirizzati i più importanti centri europei. Tutto si basa sui principi di mobilità, energia e tecnologia (ICT).   Altra criticità è quella relativa ai fondi del sistema di mobilità sostenibile (progetto Sms). Nei mesi scorsi secondo la Gazzetta del Sud 72 milioni di euro erano andati in fumo, o quasi, ed i rimanenti rischiavano anche di sfumare Il sindaco mi ha dato preciso mandato di recuperare il progetto (124 milioni di euro gestiti dalla Regione ma del Governo) per realizzare la metropolitana di superficie. Abbiamo rischiato grosso di perdere questi fondi perché erano stati "deviati" in progetti non connessi e non inseriti in un contesto di sistema unitario della mobilità. Adesso abbiamo avviato una interlocuzione col Governo.   Cosa ci si aspetta da questi fondi, se verranno confermati? Reggio può diventare promotore per connettere i servizi anche per la città metropolitana al fine di ridisegnare il sistema dei trasporti che sia moderno e tecnologicamente avanzato. Affianco a questo sistema di trasporto collettivo ne nascerà un altro: quello integrato nel quale ci saranno una "mobilità dolce" (reti pedonali e piste ciclabili) e un potenziamento del trasporto pubblico locale di adduzione. A questo dovranno essere aggiunti i parcheggi di scambio in modo da creare punti nei quali i cittadini che vengono dalla provincia lasciano i mezzi propri per muoversi con i mezzi pubblici (ferrati e su gomma).   L'amministrazione comunale, quindi, ha in mente il percorso da seguire: pista ciclabile da Catona a Pellaro, percorso pedonale "protetto" (con il primo "prototipo" dalla stazione Lido al museo già avviato) da estendere poi a tutti i beni culturali presenti sul territorio. L'obiettivo è quello di far abbandonare ai cittadini l'auto e migliorare le qualità e la sostenibilità della vita dei cittadini. Per realizzare questi propositi è necessario, secondo la Quattrone, «puntare su l'idea di quadro strategico e unitario della città con il piano urbano della mobilità sostenibile, il patto di azione per l'energia sostenibile e il piano di informatizzazione.   Insomma Reggio può essere un territorio sperimentale per il progetto di smart city con una rigenerazione urbana e riduzione dei consumi con l'ecoefficienza, l'incentivazione del verde e il salto tecnologico che nel 2001 era stato avviato e poi interrotto».   Un cenno, infine, all'aspetto urbanistico cittadino: «Lo sviluppo urbano è stato ideato senza un progetto complessivo, è necessario unificare la zona montana a quella costiera puntando su accessibilità, connessione e rammendo ridisegnando le funzioni e assegnando servizi alla zone non fornite». Si cerca di unificare la città, renderla omogenea e creare un sistema di mobilità per il futuro. Insomma un'altra Reggio nei progetti di Quattrone, vedremo che ne sarà.

Left Menu Icon