Diminuiscono drasticamente traffico privato e smog, a fronte di spese sostenibili per l'amministrazione
Bus gratis in città è sempre sembrato qualcosa al limite della provocazione. Bello, certo, ma finanziariamente insostenibile. Non è fattibile, dicevano i critici: basta guardare l'esempio di città che ci avevano provato ma vinte dai debiti – erano dovute tornare a far pagare il biglietto. Come la belga Hasselt, che aveva resistito dieci anni. Ma l'idea è tutt'altro che morta. Nel mondo ci sono 91 città che offrono servizi di trasporto pubblico parzialmente a pagamento: per certe linee, o per certe ore del giorno. Ce ne sono in America (Seattle, Pittsburg, Baltimora, Miami), in Australia, in Brasile, Canada, Svezia, Gran Bretagna, Spagna, ma anche in Russia, Repubblica Ceca, Lituania, Thailandia. Ci stanno provando anche a Chengdu in Cina (14 milioni di abitanti). In Italia ci risultano solo la piccola Livigno e Bardonecchia. Ma per l'ampiezza dell'esperimento una città di 426mila abitanti con 480 tra bus e tram – l'esempio più importante è quella di Tallinn, la capitale dell'Estonia, dove dal primo gennaio 2013 la rete di trasporto pubblico è diventata completamente gratuita per i residenti. Il sindaco ha proposto l'opzione ai cittadini, che in un referendum l'hanno approvata con il 75,5% di consensi. Prima il servizio pubblico – come accade nella maggior parte dei paesi – era sovvenzionato per il 70%. Il budget dell'azienda di trasporti era di 53 milioni di euro, e i biglietti ne coprivano solo 17 milioni, 5 dei quali acquistati da non residenti. Il costo dell'opzione per la città era quindi di 12 milioni di euro. Non troppo. E i risultati sono stati positivi non solo per l'aumento dei passeggeri trasportati (+14) e per la diminuzione del traffico in centro (-15%) e dell'uso dell'auto (-9%), che sono interessanti ma non travolgenti come in altre città. È diminuito l'inquinamento acustico. È migliorata la circolazione. Si è ridotta l'emissione di inquinanti. E la crescita dei passeggeri trasportati è stata molto significativa nei quartieri più poveri. Per godere dei vantaggi (23 euro al mese) si è anche registrato un aumento di ben 10mila residenti a Tallinn, il che ha prodotto un aumento del gettito delle tasse locali. Funzionerà anche nel medio termine? I primi due anni sono andati benissimo. Per ora i cittadini di Tallinn sono entusiasti, e il comune ha ampliato l'esenzione del biglietto anche alle linee di treni locali, per la fascia urbana. Per gli amministratori pubblici coraggiosi, che anche nel nostro paese non mancano, sarebbe una sfida niente male.