Da Tper i primi provvedimenti: sospeso il conducente

Violenza razzista a Bologna, conducente aggredisce diciottenne

Violenza razzista a Bologna, conducente aggredisce diciottenne

Tarda a scendere dal bus, una ragazza diciottenne sarebbe stata insultata e aggredita di fronte a diversi testimoni. Quaranta giorni di prognosi per 'contusione al rachide e all'addome con soffusione emorragica'. Il sindaco Virginio Merola interviene con una nota: "Quanto accaduto è intollerabile e va condannato con forza, occorre prendere provvedimenti severi"

Il Resto del Carlino ha riportato un fatto di cronaca raccapricciante che avrebbe coinvolto un autista Tper, che avrebbe aggredito con offese razziste prima e con violenza fisica dopo una giovane passeggera diciottenne.   «Non ci volevo credere, ho cominciato a crederci solo quando mi sono ritrovata a terra con un dolore tale da non riuscire più a muovermi». E’ un racconto choc quello di Tellage Hajar, studentessa di 18 anni (nella foto), origini marocchine ma cittadinanza italiana, visto che a Bologna è nata e vive da sempre.   «Sabato sera – spiega – sono stata aggredita, picchiata e insultata in modo razzista dall’autista dell’autobus 98 che avevo preso per andare da Bologna a Castel Maggiore».   Sull’episodio indagano i carabinieri di Castel Maggiore, chiamati dalla ragazza mentre alcuni testimoni fotografavano col cellulare il mezzo di Tper in fuga. Oggi la vittima del pestaggio, dimessa ieri mattina dall’ospedale di Bentivoglio con una prognosi di 40 giorni, formalizzerà la denuncia in caserma.   Il fatto è avvenuto sabato ma solo oggi a seguito dell'articolo del Resto del Carlino Tper ha diramato un comunicato in cui informa dell'avvio dell'inchiesta interna.
"In relazione alla gravità del fatto avvenuto nella serata di sabato 25 aprile al capolinea di Castel Maggiore della linea 98, Tper ha sospeso in via preventiva dal servizio il conducente coinvolto nell’episodio, in attesa delle risultanze della commissione d’inchiesta interna che è già stata nominata, come previsto dalle normative e dalle procedure interne, ed è al lavoro sul caso. L’Azienda, inoltre, si è già messa a disposizione delle Forze dell’Ordine offrendo la massima collaborazione per l’accertamento dell’esatta dinamica dei fatti."   Tutto è avvenuto verso le 19,45, a Castel Maggiore. «Stavo andando con mia cugina da mia zia – racconta al Resto del Carlino Tellage –: quando la corriera è arrivata al capolinea, io sono scesa per ultima. Mentre già avevo un piede sulla scaletta, l’autista ha prima accelerato e poi inchiodato. Gli ho chiesto stupita cosa stesse facendo e lui mi ha detto: ‘La prossima volta ti muovi, tro..’». La ragazza gli ha risposto per le rime: «Ma stai zitto, idiota». Poi è scesa. «Pensavo fosse finita lì – continua Tellage –, invece quando mi sono girata me lo sono trovato addosso. Era sui cinquant’anni, corporatura media. Mi ha dato due schiaffi, ma li ho parati con le braccia.   Allora ha preso la rincorsa e mi ha sferrato un calcio potentissimo con lo scarpone antinfortunistica all’addome, all’altezza del basso ventre. Mentre lo faceva mi ha insultata: ‘Brutta scimmia, torna nel tuo paese. Ti mando all’ospedale’. Ho sentito un male terribile, sono caduta, ho sbattuto la schiena sul marciapiede e non sono più riuscita a muovermi».   La cugina e altre 5 persone sono corse in aiuto della diciotenne e l’autista è risalito in fretta sulla corriera per poi sgommare via, mentre i telefonini immortalavano il mezzo. Quando i carabinieri sono arrivati infatti non c’era più. Tellage è rimasta in ospedale una notte: il referto parla di contusione al rachide e all’addome con soffusione emorragica.   Sull'episodio indagano i carabinieri chiamati dalla ragazza, mentre alcuni passanti fotografavano con il cellulare il bus ripartito subito dopo l'episodio.   «Il dolore è fortissimo – chiude la studentessa –, non riesco a stare seduta né in piedi. E ora ho paura a riprendere l’autobus. Se incontro di nuovo quel tipo?». Qualcuno, a Tper, oggi dovrà dare qualche spiegazione.  
Il sindaco: "Gesto di violenza disgustosa" "Occorre da subito chiarire quanto avvenuto e predere provvedimenti severi, perché simili episodi non si ripetano più", scrive in una nota il sindaco Virginio Merola che esprime "tutta la mia solidarietà e vicinanza a Hajar tellage per l'aggressione subita. Bologna non può e non deve rimanere indifferente di fronte  a gesti di violenza disgustosi e non giustificabili come quello che ha subito la giovane. Quanto è accaduto è intollerabile e va condannato con forza, senza se e senza ma".

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