Car sharing: si viaggia. Dalla scorsa settimana è attivo in città il nuovo e dinamico servizio di noleggio auto, pensato e studiato come mobilità alternativa per viaggiare tanto in città – anche in Ztl senza vincoli di orari e senza dover pagare la sosta – quanto fuori porta; sia per i veronesi che per i turisti
Le macchine del car sharing – modello Volkswagen Up, omologato per quattro persone – in funzione sono 25. Un centinaio, invece, sono i veronesi già registrati al servizio attraverso la specifica app GirAci o il sito internet: www.giraci.com. Molte di più, circa quattrocento, le persone che hanno chiesto informazioni tecniche al riguardo o che stanno completando l'iter di registrazione in questi giorni.
Altre dieci auto arriveranno fra alcune settimane, entro la metà di maggio. Si tratta dei mezzi ad alimentazione totalmente elettrica, ora ancora in deposito in attesa che entrino in funzione le colonnine per il rifornimento che Agsm sta installando in alcuni punti della città tra cui piazza Cittadella, stazione di Porta Nuova, ex Gasometro e piazzale Stefani.
Ed è solo l'inizio. Con l'inizio dell'estate il parco auto lieviterà toccando quota 90. Tante saranno entro giugno le nuove Up bianche, griffate gialloblù. Che gli iniziali 35 mezzi fossero destinati ad aumentare era un'ipotesi già ventilata già. Ora, però, ci sono la conferma e i tempi attuativi. Tra l'altro, aumentando il parco mezzi verrà esteso anche il bacino d'utenza del servizio con stazioni anche sul perimetro della città, in punti strategici d'ingresso.
Il car sharing è gestito da Aci Global, società aggiudicataria in concessione esclusiva del servizio per 3 anni. Il personale Aci e le officine convenzionate si occuperanno in tutto e per tutto di queste auto, effettuando il pieno quando necessario, organizzando l'adeguata manutenzione, riparandole in caso di guasti e anomalie.
«Se il buongiorno si vede dal mattino, direi che con questo servizio abbiamo fatto centro. Nei giorni scorsi abbiamo avuto complessivamente oltre quattrocento contatti e, ora che il servizio è attivo a tutti gli effetti, ci aspettiamo un trend di crescita esponenziale», commenta soddisfatto l'assessore alla Mobilità Enrico Corsi. «Siamo la prima città di dimensioni medio-piccole ad aver già predisposto questa pianificazione di mobilità alternativa. Un modello che con tutta probabilità verrà esportato in molte altre città che abbiano caratteristiche simili a quella scaligera», aggiunge l'assessore. E infatti, confermano dall'Aci, richieste di informazioni e dettagli tecnici sul car sharing veronese sono già arrivate da Vicenza, Venezia (per l'area di Mestre), Brescia.
La tipologia di persone che in queste ultime settimane ha chiesto informazioni o ha direttamente effettuato la registrazione è varia. «Molti sono già fruitori del bike sharing (il servizio di biciclette a noleggio, capillarizzato sul territorio comunale) e intendono completare con queste auto l'opportunità di mobilità alternativa», spiega Adriano Baso, presidente Aci. Altri ancora sono studenti e professionisti che lavorano in centro. E ancora, residenti Ztl.