Enti pubblici obbligati ad aprire le porte della società. Serviranno 5,4 milioni
Aumento di capitale in vista per la Mom, società unica di trasporto pubblico. Per rispettare la legge, la società deve aprire le proprie porte a un privato mettendogli a disposizione non più del 20% delle quote. Un privato che verrà scelto con un bando pubblico e che avrà anche compiti operativi. Due le strade a disposizione. Cedere il 20% delle quote: in pratica ogni socio dovrebbe vendere il 20% della propria fetta. Oppure, come è stato deciso, effettuare un amento di capitale, sempre del 20%. I soci di Mom dovranno così mettere mano al portafoglio e tirare fuori circa 5,4 milioni.
Il comune di Treviso, che ha circa il 15% delle quote, dovrebbe "sborsare" circa 800mila euro. Questa strada avrebbe un vantaggio: il privato, per entrare in Mom, dovrebbe versare i 5,4 milioni di euro che diventerebbero liquidità da investire subito per migliorare e potenziare il servizio di trasporto.
La proposta di aderire all'aumento di capitale verrà sottoposta al voto del Consiglio. Ma prima sarà valutata in Commissione bilancio per capire se Cà Sugana dispone di 800mila euro da investire in Mom. La discussione si annuncia accesa, ma trasformare la Mom in una società mista pubblico-privato è uno dei requisiti per partecipare alle aste europee per l'assegnazione delle tratte regionali.