SERVIZIO RITENUTO NON ALL'ALTEZZA

Amat Palermo, i sindacati chiedono «scusa alla cittadinanza»

Amat Palermo, i sindacati chiedono «scusa alla cittadinanza»

«Siamo contro ogni taglio di linee fino a quando non entrerà in funzione il tram – hanno concluso La Barbera, Cataldi e Rizzo -. Non si disincentiva l'uso del mezzo privato e si migliora la qualità dell'aria riducendo gli autobus»

Si è svolta ieri una manifestazione a difesa dell'Amat organizzata da Cobas, Uil, Ugl e Faisa-Cisal. Dalle 9 alle 17 – informa una nota – i lavoratori, liberi dal servizio, si daranno appuntamento a piazza Castelnuovo per «chiedere scusa alla cittadinanza hanno affermato Antonino La Barbera, Carlo Cataldi e Giuseppe Rizzo – componenti della segreteria regionale dei Cobas settore Trasport – per lo scadente servizio offerto dall'Amat». La Barbera, Cataldi e Rizzo hanno precisato: «Non si tratta di uno sciopero, ma di una protesta costruttiva che ha l'obiettivo di far conoscere alla pubblica opinione lo stato in cui versa l'ex municipalizzata che si occupa del trasporto pubblico urbano». «Lo facciamo noi lavoratori – hanno aggiunto – al posto dell'azienda e del Comune che, nonostante i proclami a favore della mobilità, non hanno idee e strategie chiare per far uscire l'Amat dal guado in cui si trova. Ne è prova il fatto che non vi sia ancora un contratto di servizio, un piano industriale e che, dopo mesi di discussioni, l'azienda si sia rifiutata di firmare un accordo per il rilancio delle officine».

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