L'approfondimento Audimob su incentivi e investimenti pubblici per politiche di sostegno finalizzate a trovare soluzioni alternative all’automobile
Nel contesto generale la mobilità degli italiani è caratterizzata da un forte utilizzo del mezzo privato, infatti il 61,1% degli spostamenti quotidiani avviene in automobile e il 15% si compie sul mezzo pubblico (le percentuali sono riferite ai soli spostamenti sistematici, ossia con frequenza tutti i giorni). Un comportamento spesso legato a fattori di comodità/praticità che porta gli italiani a ritenersi molto soddisfatti dell’uso dell’automobile con valutazioni sopra gli 8 punti (su una scala da 1 a 10) e a gradire di meno la scelta del mezzo pubblico che raggiunge una soddisfazione appena sufficiente. Il contesto delle dichiarazioni di intenti si muove invece verso una buona propensione al cambio modale. Infatti il 39,1% ammette che desidererebbe utilizzare maggiormente il mezzo pubblico e il 33,7% preferirebbe lasciare l’auto a casa. Nasce così l’idea di voler sondare l’opinione degli italiani su soluzioni sostitutive al mezzo privato e comprendere, secondo le loro preferenze, in quale direzione lo Stato e le amministrazioni locali dovrebbero investire il denaro pubblico per promuovere politiche di sostegno volte ad incentivare l’uso di mezzi alternativi all’automobile. Nessun dubbio, per gli italiani le priorità sono il trasporto collettivo e le biciclette. L’84% dei cittadini è favorevole ad incoraggiare l’uso del mezzo pubblico e il 76,7% promuove la scelta di fare maggiori investimenti per la mobilità ciclabile. Per quanto riguarda le politiche di condivisione, i favorevoli al bike sharing sono il 52,6%, inizia a farsi strada il car sharing con il sostegno del 42,2% e il car pooling, sebbene meno conosciuto, raggiunge il 36,6%. Infine poco successo per le politiche a sostegno dei taxi (25,3%). Caratteri e dimensioni sociali delle scelte prioritarie? Un “sì” deciso per investimenti e politiche di sostegno per il trasporto collettivo dai residenti nelle Grandi città (88,1%). Sopra il dato medio nazionale si collocano anche studenti e disoccupati, i giovani (14 – 29 anni), le regioni del Nord-Est e del Centro, le città medie e i comuni della Cintura metropolitana, le donne e le persone tra 46 e 64 anni. Nella graduatoria delle dimensioni sociali ultimi in classifica, con un consenso favorevole condiviso da 4 persone su 5, si posizionano gli ultra 65enni (79,6%). Investimenti per la mobilità ciclabile: superano l’80% i giovani sostenitori della bicicletta insieme a disoccupati e studenti. Seguono, sopra i valori medi del totale Italia, i cittadini delle Grandi città e quelli dei comuni di medie dimensioni, tutte le regioni del Nord e del Centro, le persone tra 30 e 45 anni e le donne. La popolazione oltre i 65 anni, anche in questo caso ultima in classifica, è comunque favorevole a incentivare l’uso delle due ruote con il 70,5% dei consensi. Leggi il report completo