Consultare i portali che consentono di ottenere la valutazione di auto usate per liberarsi dalla propria macchina e guadagnare con la cessione di un veicolo destinato a essere usato sempre di meno: sembra essere questo l’imperativo del futuro per molti automobilisti della Toscana, regione nella quale il trend della mobilità sostenibile è sempre più in ascesa.
A confermarlo sono le tante iniziative che sono state adottate in questo senso negli ultimi mesi, come per esempio la giornata di studio sulla mobilità sostenibile e sulla mobilità dolce che si è svolta a inizio anno presso l’Università di Siena. L’evento ha rappresentato un’occasione per riflettere non solo sull’importanza del tema, ma anche sulla necessità per gli amministratori e i tecnici di usufruire di una formazione adeguata. In effetti, il tema della mobilità sostenibile nel corso degli ultimi anni è diventato sempre più importante, non solo nel contesto del dibattito scientifico ma anche nell’agenda dei cosiddetti policy-maker. Il motivo è facile da intuire, considerato il gran numero di problematiche coinvolte, dalla qualità della vita complessiva alla salute delle persone, dalla qualità dell’ambiente alla produttività economica. Sul tema, per altro, a maggio è intervenuto anche il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che ha avanzato alcune proposte di intervento: tra queste, l’aumento delle piste ciclabili portando a triplicare la loro estensione entro il 2020, ma anche la realizzazione della ciclopista del fiume Arno, che potrebbe vedere la luce in virtù dei fondi europei che arriveranno nei prossimi anni e che permetteranno di intascare quasi 50 milioni di euro. Di questa cifra, 18 milioni saranno impiegati proprio per i lavoro relativi alla ciclopista dell’Arno, mentre 30 milioni verranno usati dai Comuni, che avranno la possibilità di investire su nuove piste ciclabili nelle aree urbane. Insomma, la mobilità sostenibile è ormai un tema all’ordine del giorno per l’agenda politica, ma anche e soprattutto per i cittadini comuni. E' nata anche un’app a tema, denominata Smarty, pensata per guidare gli utenti in itinerari intelligenti. Smarty si pone lo scopo di favorire una tutela ambientale più significativa, al fine di comprendere in che modo sia possibile ridurre i costi per la pianificazione di qualsiasi viaggio. Si parla, a questo proposito, di ecomobilità, proprio per la capacità dei percorsi intelligenti di integrare i percorsi alternativi con quelli tradizionali: evidentemente, il traguardo più importante da raggiungere è quello della riduzione del traffico, e per arrivarvi si rivela necessario incentivare il ricorso – da parte dei cittadini – a mezzi di trasporto che inquinino poco. Smarty non è altro, in sostanza, che una piattaforma di servizi che garantisce informazioni sulla mobilità. Ben oltre un normale navigatore, quindi, che permette anche di avere informazioni sul traffico.