Regole rigide e avvertimenti: "Solo due esemplari alla volta su un bus". "Guinzaglio e museruola obbligatori; in alterantiva ci vuole il trasportino". Trieste Trasporti: "Confidiamo nel buon senso e nella buona educazione dei cittadini"
Dopo mesi di tira-e-molla, costellati da proteste ed episodi incresciosi, arriva il via libera ai cani sugli autobus, sia pure tra mille precauzioni. Trieste Trasporti spa ha impartito al proprio personale indicazioni per l'applicazione «con effetto immediato della Legge regionale 20/2012 così come modificata dalla Legge regionale 5/2015 (modifiche all'art. 21, comma 4 ter) in materia di trasporto di animali da affezione sui mezzi» del trasporto pubblico locale. «È consentito il libero accesso degli animali d'affezione su tutti i mezzi di trasporto pubblico» della regione; i detentori di cani sono «obbligati ad usare sia il guinzaglio che la museruola, ad eccezione di quelli destinati all'assistenza delle persone prive di vista. È concesso comunque l'utilizzo del trasportino in alternativa alla museruola. I gatti e i cani con particolari condizioni anatomiche, fisiologiche o patologiche che non possono far uso della museruola devono viaggiare nei trasportini». Il detentore dovrà aver cura che gli animali «non sporchino o creino disturbo o danno alcuno agli altri passeggeri o alla vettura, pena risarcimento del danno causato. Non è ammesso il trasporto di più di due cani per autobus. L'animale potrà essere allontanato, senza diritto al rimborso del biglietto, ad insindacabile giudizio del personale aziendale, in caso di notevole affollamento e qualora arrechi disturbo».