IL PRESIDENTE DI ASSTRA SICILIA: “Il settore dei trasporti su gomma in Sicilia è al collasso. Regione non imparziale privilegia il monopolio di AST e TRENITALIA”
“Il settore dei trasporti su gomma in Sicilia è al collasso e rischia di fermarsi, a causa della gravissima crisi finanziaria della Regione Siciliana che però, dimostrandosi assolutamente non imparziale, privilegia nelle scelte di politica della mobilità la propria azienda AST ed il trasporto su ferro con TRENITALIA”. A comunicarlo è il presidente di Asstra Sicilia Claudio Iozzi, che denuncia: “Disapproviamo l’assoluto immobilismo dell’amministrazione regionale che certifica un vero e proprio stato di abbandono e di continuo declino del trasporto pubblico locale su gomma in Sicilia, per di più con comportamenti non equi ed ingiustificabili nei confronti dei soli servizi urbani, avendo recentemente comunicato un ulteriore taglio dei finanziamenti del 25% a partire dal prossimo primo luglio, il che vuol dire una riduzione dei trasferimenti ai Comuni per i servizi di TPL di oltre il 30% nell’ultimo triennio”.
Iozzi continua: “Abbiamo scritto all’Assessore Pizzo, chiedendogli di convocarci con urgenza e di occuparsi anche del trasporto di persone su gomma e non soltanto di privilegiare il monopolio di AST e di TRENITALIA. Chiediamo ai Comuni ed all’ANCI SICILIA di fare sentire la propria voce ed unirsi a noi nella protesta”.
E infine il presidente di Asstra Sicilia conclude: “A causa del persistente ritardo da parte della Regione nei pagamenti dei corrispettivi contrattuali di esercizio, le aziende associate, le quali hanno sempre fin qui responsabilmente garantito le proprie obbligazioni contrattuali nei confronti della Regione e dei Comuni, in mancanza di un immediato sblocco dei pagamenti dovuti e del ripristino del corretto stanziamento di bilancio non potranno più, nel breve periodo, garantire con regolarità i servizi affidati per impossibilità di approvvigionarsi ulteriormente a credito, nonché l’integrale pagamento degli stipendi dei propri dipendenti, mentre nel medio periodo si incardineranno le inevitabili procedure di riduzione delle percorrenze e, conseguentemente, degli organici.”