L'annuncio arriva alle 12.45, dopo il primo viaggio in assoluto della nuova "linea verde" nelle sei stazioni che sono state inaugurate ieri.
Martedì 30 giugno nella stazione della Metro C di Teano in occasione dell'inaugurazione Ignazio Marino e il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, appena scesi dal treno «che va da solo», dichiarano: «I finanziamenti per la metropolitana li dobbiamo trovare, perché è una priorità». E la novità è che le risorse, ha spiegato Delrio, potranno essere «sia pubbliche che private». «Una giornata di festa per i romani», ha spiegato il sindaco, perché con la fermata di piazza Lodi – a 400 metri da quella di San Giovanni, che verrà inaugurata il prossimo anno, incrociando la linea A – la metro C punta dritto verso il centro, creando un collegamento diretto tra il quadrante Sud e il cuore della città. Dal Monte Compatri, comune dei Castelli, fino a via La Spezia, passando per le nuove fermate di piazza dei Mirti, Gardenie, Teano, Malatesta e Pigneto. Prima dell'apertura ufficiale della nuova tratta, alle 15, in mattinata sindaco e ministro hanno inaugurato le nuove stazioni davanti a una selva di giornalisti e telecamere. Marino e Delrio sono partiti dal nuovo capolinea di Lodi e insieme sono saliti a bordo di uno dei moderni treni driverless, senza conducente, fino a piazza delle Gardenie, dove li aspettavano fotografi e cameramen. Poi dietrofront fino alla nuova stazione di Teano. Qui, nel mega-atrio destinato a ospitare eventi e negozi, è stato fatto un primo bilancio sull'infrastruttura. «Questo Paese ha bisogno della cura del ferro, le metropolitane sono la terapia più efficace per le città», ha scandito il ministro Delrio, che ha affrontato anche il nodo economico: «L'Italia ha appena ottenuto un contributo importante dall'Europa da 16 miliardi». Ma la vera novità è che anche per la metro C «si possono trovare risorse sia pubbliche sia private, come è stato fatto a Milano».
Il messaggio è chiaro: la talpa deve continuare a scavare. Fino a dove? L'assessore dimissionario ai Trasporti Guido Improta, ieri al suo ultimo taglio del nastro, ha spiegato che i lavori sono finanziati «fino ai Fori Imperiali», per dare vita allo scambio con la metro B, e «in parte» fino a piazza Venezia. «Nei prossimi giorni è in programma un incontro con il ministro per approfondire aspetti tecnici e copertura finanziaria. La gara- ha aggiunto – prevedeva la linea fino a Mazzini. Vedremo con il Governo, anche in ottica Olimpiadi, se proseguire ulteriormente». Il sindaco Marino invece ha annunciato che in ognuna delle stazioni verranno installate «opere d'arte importanti, proprio per ricordare l'importanza che ha la metro C per una città che è Capitale d'Italia». A partire proprio da Teano, che ospiterà il calco utilizzato per realizzare la copia del Marco Aurelio in piazza del Campidoglio. A Marino, dopo l'inaugurazione, è arrivata la stoccata dell'ex sindaco Alemanno: «È sempre pronto a fare lo scaricabarile su di noi quando ci sono problemi, mentre sfrutta il nostro lavoro quando ci sono risultati».