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Trenitalia chiama Italo “Dividiamoci i pendolari”

Trenitalia chiama Italo “Dividiamoci i pendolari”

"Previa prenotazione obbligatoria modificabile senza difficoltà i viaggiatori potrebbero scegliere su quale treno salire: tra l'altro gli orari di Ntv si integrano a perfezione con i nostri"

Si profila un patto tra Trenitalia e Italo. L'amministratore delegato Soprano propone a Ntv un accordo per ovviare ai problemi dei seimila pendolari dell'alta velocità: un abbonamento unico in modo che si possa viaggiare indifferentemente su un treno o sull'altro. È il primo giorno dell'era della prenotazione obbligatoria per gli abbonati dell'alta velocità di Trenitalia. Una novità introdotta per evitare il sovraffollamento e i viaggi in piedi. Da questa settimana l'abbonamento costa il 15% in più, ma per far fronte ai timori dei pendolari le Ferrovie hanno aggiunto una coppia di treni in più. Le proteste hanno smosso il Garante dei trasporti e il ministro delle Infrastrutture, Graziano Del Rio. Nel D-Day Trenitalia ha mandato sul campo buona parte dei dirigenti per verificare la situazione informando in tempo reale Vincenzo Soprano, amministratore delegato della società.   «Per prima cosa chiediamo scusa per i disagi che possiamo aver crato con questa scelta. Dettata dalla necessità di garantire viaggi siccuri e confortevoli. Siamo disponibili a fare un accordo con Ntv: un abbonamento unico con cui, previa prenotazione obbligatoria ma con facilità di modificarla, si possa salire su un nostro treno o su un Italo. Che, tra l'altro, offre i suoi servizi in orari che si integrerebbero perfettamente con i nostri».   Ingegner Soprano, perché passare dalla guerra commerciale alla collaborazione? «Continuereno a farci concorrenza, ma è chiaro che dobbiamo dare una risposta ad un mercato dell'alta velocità che è cresciuto in modo troppo rapido rispetto alle nostre previsioni: 9% nel 2011, 13% l'anno successivo quando è arrivato Italo e poi 18 e 9%. Una domanda che in alcune fasce orarie genera sovraffollamento: è interesse di  tutti dare risposte. Siamo pronti a discutere».   Non c'è il rischio di consolidare un cartello?   «Con tutte le autorità di controllo che operano in questo settore direi di no. E comunque è chiaro che un'eventuale intesa dovrà avere il via libera del governo e dei diversi garanti».   Per chi dovrebbe valere la vostra proposta? «Per i 2000 abbonati della Roma-Napoli, per i 650 della Bologna Firenze, per i 300 della Firenze Roma e per i 300 della Milano -Bologna e, naturalmente, per i 1600 della Torino -Milano. Abbiamo controllato la situazione: se le criticità non si risolvono siamo pronti a discutere di altri quindici giorni di stop alle sanzioni per chi sale senza prenotazione. Però chiediamo a tutti di farla: ci aiuta a comprendere meglio i flussi di traffico e a dare un servizio migliore. Non vogliamo arricchirci con gli 8 euro, siamo interessati a sperimentare».   I pendolari parlano di forti rischi di restare a terra… «La coppia di treni aggiuntivi dovrebbe evitare questo problema…»   Vedremo, intanto non credo sia normale impiegare 90 minuti per fare le prenotazioni. Che cosa risponde? «Che ha ragione, useremo queste settimane per perfezionare e rendere più veloce e semplice il sistema di prenotazione».   Come è andata la campagna abbonamenti con la prenotazione obbligatoria sulla Torino­Milano? «Buona parte dei 1600 abbonati ha rifatto l'abbonamento: non ci stupiamo di un eventuale calo perché a luglio iniziano le ferie. E comunque deve essere chiaro che non ci sono tappi o altri ostacoli nei confronti degli abbonati che prenotano».

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