Percorso spostato fino a 18 metri per salvare più alberi. Il calaggio delle talpe avverrà in piazza Tricolore

Cantieri M4, approvata la maxi variante

Cantieri M4, approvata la maxi variante

Pronte le varianti della linea blu. Ieri la giunta ha approvato la maxi delibera, sintesi di sei mesi di confronto con i comitati nati lungo la tratta, dal Forlanini a San Cristoforo

Le novità sono essenzialmente due. La prima riguarda la tratta Solari-Tricolore, il tracciato della metropolitana nel centro storico. La stazione Tricolore diventerà cantiere di calaggio di due talpe (diametro 9,15 metri), che lavoreranno in parallelo e saranno estratte alla stazione Solari.   Ciò consentirà, invertendo il senso dello scavo rispetto al primo progetto, cioè da Ovest ad Est, di trasportare le terre di scavo (smarino) in galleria fino al manufatto Sereni, al Forlanini, e da qui in un'area di deposito temporanea, localizzata tra il Campo logistico di via Cavriana-Gatto e la stazione del passante ferroviario. Salva, dunque, la via Dezza che, in base al primo progetto, avrebbe dovuto diventare luogo di raccolta e smistamento dello smarino, trasferito poi in periferia con camion.   La seconda grande variante riguarda il tratto di linea blu Forlanini-piazza Tricolore ed è mirata alla salvaguardia degli alberi. Si tratta della modifica delle gallerie tra Manufatto Sereni e Manufatto Argonne. Il nuovo progetto sposta il tracciato in media di circa 10 metri rispetto al disegno originario, in alcuni tratti addirittura di 18 metri e mezzo. Ciò consente di riposizionare in area più centrale la stazione Argonne e di salvare i filari esterni degli alberi lungo il viale.
Infine, un terzo blocco oggetto di modifiche è quello che da Solari porta alla periferia Sud-Ovest, a San Cristoforo. Su questo asse l'amministrazione è riuscita a confermare le promesse fatte a cittadini e commercianti nel corso delle ripetute assemblee e, dunque, sarà garantita la circolazione veicolare (bus inclusi) in un solo senso di marcia lungo la via Lorenteggio, nell'intero tratto tra le intersezioni Lorenteggio-Primaticcio e Foppa-Dezza. Salvo anche l'oratorio di San Protaso, un piccolo gioiello, grazie – anche in questo caso – all'arretramento di dieci metri del cantiere della stazione Washington-Bolivar. Sei mesi di confronti con i comitati e di lavoro dei tecnici, di Comune, Mm, imprese. Ma ci sono ancora alcuni ostacoli. Protestano gli ortisti, alla Barona, dove s'attesterà il deposito dei mezzi.   Ci sono, poi, due ricorsi al Tar (per Solari e Lorenteggio), il Cipe che dovrà valutare e dare il via libera alla maxi variante. Infine la Soprintendenza che ha sul suo tavolo la richiesta di autorizzazione per gli interventi sul verde del Parco Solari ma non ancora quello di corso Indipendenza. Infatti, sono ben tre i punti di questo tracciato che attraversa la città per 16 chilometri (con 21 stazioni) oggetto di tutela paesaggistica. Ottimista l'assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran. Una settimana fa il Consiglio di Stato ha sminato l'altra grande incognita, respingendo il ricorso della cordata di imprese arrivata seconda nel bando di gara di M4. «In sei mesi – spiega – abbiamo raddrizzato un'opera utilissima ma che aveva seri e indiscutibili problemi direi 'storici'. Milano d'altronde pensa alla linea blu dal 2001».   Quanto al comitato Foppa-Dezza-Solari, che ha iniziato la battaglia un anno e mezzo fa (spendendo 21 mila euro in ricorsi con una raccolta pubblica e consulenze ingegneristiche), per ridurre l'impatto del cantiere che, da solo, avrebbe sopportato calaggio ed estrazione delle talpe nonché il trasporto delle terre di scavo, rimane sul chi vive: «È stato un corretto ma lungo lavoro di confronto con l'Assessorato – dice la portavoce Orietta Colacicco -.   Attendiamo di vedere il progetto e l'approvazione del Cipe in tempi molto rapidi; solo allora potremo valutare anche insieme ai cittadini firmatari del ricorso la composizione della lite e i tempi sono molto stretti».

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