Venerdì il via libera alla ricapitalizzazione e al bilancio 2014

Ntv, doppio snodo per il rilancio

Ntv, doppio snodo per il rilancio

Il governo ha in parte corretto il ridimensionamento dell'Authority dei trasporti che la società aveva criticato nel decreto di recepimento

Il prossimo appuntamento che attende Ntv è rappresentato dall'assemblea straordinaria, convocata per venerdì prossimo, che dovrà deliberare la prima tranche (60 milioni) dell'aumento di capitale approvatoa fine aprile­ uno dei tasselli clou della manovra di rilancio messaa punto dall'ad Flavio Cattaneo ­,e licenziare il bilancio 2014.   Qualcosa, però, si muove anche sull'altro fronte caldo per l'azienda che, nelle scorse settimane, aveva duramente contestato lo schema di decreto legislativo, varatoa giugno dal Cdm, che recepisce la direttiva Ue sullo spazio unico ferroviario. Secondo Ntv, che ha anche inviato una segnalazione alla Commissione europea, quel provvedimento tradisce lo spirito della normativa comunitaria «che è quello di favorire il più possibile la concorrenza nel trasporto ferroviario». Tra i rilievi sollevati dalla società di Cattaneo, figura infatti anche il forte ridimensionamento dell'Authority dei trasporti causato,a suo dire, da una disciplina sanzionatoria molto più "leggera" rispetto a quanto fissato per altri settori nella legge istitutiva dell'Autorità, ma anche dall'introduzione di una fase di consultazione per l'Autho­ rity guidata da Andrea Camanzi («sentiti il ministero dei Trasporti e quello dell'Economia», recita il testo), rispetto ai criteri per la determinazione del canone di accesso alle infrastrutture (il comma 1 dell'articolo 17).   Proprio su quest'ultimo passaggio­ su cui pende una sentenza del­ la Corte di giustizia che aveva censurato ogni intervento del dicastero dei Trasporti su questo fronte con annessa procedura di infrazione ­ c'è stato un dietrofront del governo con il Cdm di venerdì che ha modificato il testo prima di inviarlo al Quirinale per la firma del capo dello Stato.   L'inciso sarebbe stato infatti sostituito da un riferimento più soft («fermo restando il generale potere di indirizzo del Mit di concerto con il Mef»), che allontana il rischio di un nuovo cartellino rosso di Bruxelles e soprattutto restituisce all'Authority la sua autonomia e indipendenza, come aveva peraltro evidenziato lo stesso Camanzi nel corso di un'audizione in Parlamento sul provvedimento. Quanto agli altri temi, ci sarebbero già stati dei contatti tra il ministero dei Trasportie l'Authority per una ulteriore correzione di rotta, che potrebbe essere veicolata in un altro provvedimentoo nella legge di stabilità.

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