Un piano da 16 miliardi di euro per lo sviluppo del trasporto pubblico locale nelle città metropolitane. E' quello presentato lunedì dall'amministratore delegato del gruppo Ferrovie dello Stato Michele Mario Elia nel corso di un convegno sulla green mobility a Expo 2015
"La politica dell'Unione Europea – spiega Elia – ritiene indispensabile dotarsi di infrastrutture di trasporto adeguate, efficienti e sostenibili in termini economici, ambientali e sociali". Il trasporto ferroviario "rappresenta la modalità che meglio risponde a queste esigenze, così come l?integrazione modale rappresenta l'unica risposta possibile alla crescente domanda di mobilità". L'incontro, al quale hanno preso parte, tra gli altri, anche il presidente del consiglio nazionale Anci Enzo Bianco, il presidente di Confapi Maurizio Casasco e l'amministratore delegato di Fs sistemi urbani Carlo De Vito, ha fornito l'occasione per approfondire i nuovi scenari legati all?integrazione dei nodi metropolitani italiani con i corridoi Av delle reti europee Ten-T e illustrare le politiche italiane per lo sviluppo del sistema di alta velocità e l'integrazione con il sistema del trasporto locale. Nei prossimi quindici anni, si è sottolineato, l'Italia si troverà a dover affrontare una crescita della domanda di trasporto di oltre il 50%, con picchi che sfioreranno l'80% per le merci. Basti pensare che attualmente sul 10% del territorio nazionale risiede il 50% dei residenti e il 55% degli occupati e nelle aree metropolitane di Milano, Roma, Napoli e Torino è concentrato oltre il 60% dei consumi nazionali. Accessibilità, mobilità, esternalità saranno i tre "elementi chiave" per determinare la capacità del Paese di produrre valore. Ed è guardando a questo contesto che è stato presentato il terzo protocollo di intenti per la prosecuzione del progetto "Quali velocità, quale città. L'Alta Velocità" per il triennio 2015 – 2018, siglato da una cinquantina di sottoscrittori, tra cui Fs italiane, Anci, Ance e Confapi.