Il Deputy Major della capitale estone, Taavi Aas, ha proposto la creazione di un vero e proprio network di municipalità che applicano il trasporto pubblico gratuito, al fine di attuare scambi continui
Un gruppo ristretto di amministratori, professori universitari e comitati di cittadini provenienti da tutto il mondo si sono riuniti a Zory, Polonia, per uno scambio di informazioni e contatti riguardo al tema del trasporto pubblico gratuito. Il gruppo, capitanato dalla città di Tallinn, si incontra periodicamente proprio per un continuo aggiornamento delle attività e degli studi sul tema del trasporto pubblico. Il Deputy Major della capitale estone, Taavi Aas, ha proposto la creazione di un vero e proprio network di municipalità che applicano il trasporto pubblico gratuito, al fine di attuare scambi continui. La città ospite, Zory con i suoi 65000 abitanti, ha attivato il sistema di trasporto gratuito e in sei mesi ha quadruplicato i passeggeri delle linee interne. Le 7 linee gratuite, servite con autobus urbani da 25 posti, sono costantemente utilizzate dalla popolazione, e fanno da collegamento con il sistema di trasporto extraurbano che Ttraversa la città e la collega con gli agglomerati vicini. Il dato interessante è l'alto numero, per i parametri italiani, delle licenze di taxi. I circa 50 tassisti della città hanno come base principale la stazione degli autobus situata nelle immediate vicinanze del centro cittadino. I tassisti sembrano beneficiare del nuovo sistema di trasporto, in quanto sempre meno persone si spostano internamente alla città utilizzando l'auto privata, e quindi risultano essere loro possibili clienti. Sono 12 le città polacche ad avere introdotto il trasporto pubblico gratuito al loro interno, tutte tra i 30 e i 70000 abitanti, e ognuna ha riscontrato aumenti dei passeggeri di almeno il 175%. La delegazione cinese, presente con l'Università di Scienze Sociali della città di Chengdu, ha spiegato il percorso che la città, con i suoi 15,5 milioni di abitanti, ha seguito fin'ora. Dal 2007, anno dell'introduzione dei primi sconti, all'ottobre del 2012 in cui si sono rese gratuite 44 linee urbane. Il risultato è stato talmente significativo da far dichiarare, al vice direttore generale della Chengdu Bus Company che "il trasporto pubblico gratuito crea immediati benefici sociali, riduce l'utilizzo di energia, facilita la soluzione della congestione urbana causata dal traffico, diminuisce le spese dovute ai danni ambientali. Rende le città più vivibili e promuove innumerevoli aspetti di sviluppo economico". Una menzione speciale è stata fatta ad Hasselt, città fiamminga belga, che da poco ha chiuso l'esperienza durata 16 anni di gratuità del trasporto. La storia della città, 75000 abitanti circa, è significativa in quanto può essere comparata con le realtà trentine. Nel 1997 l'amministrazione ristrutturò il centro cittadino e mise in cantiere il progetto per la costruzione di una nuova circonvallazione, visto il continuo incremento di traffico e la conseguente congestione. Per compensare il disagio sofferto dalla popolazione durante i lavori del centro, si attuò il trasporto pubblico gratuito. Visto il continuo aumento dell'utilizzo dei mezzi pubblici da parte della popolazione, di oltre 12 volte, e della conseguente diminuzione del traffico automobilistico, ad oggi la città non ha avuto la necessità di costruire la circonvallazione. Un enorme risparmio di risorse pubbliche e un benefico risparmio nel consumo del territorio. Nel 2014 la società privata che gestisce il trasporto in tutte le Fiandre, De Lijn, chiese alla città di Hasselt un incremento del 65% dei costi del servizio nel caso di continuazione della gratuità. Oggi quindi Hasselt ha la bigliettazione più bassa di tutte le Fiadre, ma i biglietti sono stati reintrodotti. L'assessore Rob Beenders ha però dichiarato che se non si riuscisse a reintrodurre il trasporto pubblico gratuito la città di Hasselt avrà enormi problemi di gestione del traffico. Per il nostro territorio particolare importanza ha avuto la presentazione del DDL di iniziativa popolare sulla "Mobilità Sostenibile" che, nei suoi complessivi 22 articoli, chiede che il servizio di trasporto pubblico provinciale sia finalmente visto come un servizio fondamentale per la popolazione, un sistema di crescita economica ecosostenibile, e di risparmio sui costi passivi, altrimenti detti esternalità negative, derivati dall'utilizzo dell'automobile in maniera massiccia. Paolo Vergnano, in quanto secondo firmatario del disegno di legge e membro storico degli studi europei sul trasporto pubblico gratuito, ha quindi relazionato nei dettagli della richiesta popolare trentina, per la quale, ricordiamo, è in corso la raccolta firme e a cui è possibile aderire recandosi presso il proprio comune di residenza per apporre la firma. Il comitato ha aperto anche un profilo facebook e un sito internet su cui potrete trovare le iniziative riguardanti la raccolta firme e il testo di legge completo con la relazione illustrativa. Tutte le delegazioni hanno concordato sul fatto che il servizio di trasporto pubblico abbia una funzione sociale e contemporaneamente di grande sviluppo economico. Tale servizio non ha di per sè stesso valenza economica, anche perché tutte le società, private o partecipate, che attualmente offrono il servizio nelle città beneficiano di contributi pubblici che vanno dall'85 al 96% del costo totale. La preoccupazione di ogni amministratore quindi non dovrebbe, secondo i partecipanti, essere quanto si incassa dalla bigliettazione, ma quanto costa alla cittadinanza trasportare aria, ovvero far girare autobus semivuoti. Il sistema del trasporto pubblico gratuito ha, secondo le parole di tutti i presenti, la funzione di "riempire" gli autobus e far diminuire conseguentemente il numero di automobili circolanti, situazioni che entrambe valgono molto di più per la collettività di quel 4/15% di mancato introito. Ricordiamo che per tutto il Trentino si hanno 12,5 milioni di € di introito da biglietto, a cui vanno sottratti oltre 4,5 milioni per le spese di bigliettazione. Il risultato netto sarebbe quindi di circa 8 milioni su una spesa totale di oltre 120.