La completa attuazione del PUMS presenta i seguenti vantaggi: una diminuzione del 25% del traffico nelle aree a velocità moderata, una riduzione dell’10% della congestione del traffico, la riduzione del 28% delle emissioni di gas nocivi, un incremento del 140% sull’accessibilità delle persone al trasporto pubblico e del 17% sulla sua celerità
Il Piano di Mobilità Sostenibile (PUMS) di Milano è stato avviato nel 2013 e stilato sotto la supervisione di un Comitato Scientifico: è il risultato di un intenso confronto con la realtà cittadina e gli enti interessati. Ridisegna la mobilità di Milano del prossimo decennio e i confini stessi della città intensificando le connessioni con vaste zone extraurbane, che rappresentano il territorio di gran parte della vecchia provincia. L’obiettivo del piano è garantire servizi più efficienti e sostenibili. Gli interventi previsti dal Piano di Mobilità Sostenibile di Milano riguardano i seguenti ambiti:
- Previsti potenziamenti alla linea metropolitana della M2 Assago-Rozzano e Cologno nord-Brugherio con un rinnovamento delle stazioni e l’impermeabilizzazione delle gallerie; della M3 San Donato-San Donato est; della M5 San Siro-Settimo e della M4 San Cristoforo-Corsico. Inoltre è prevista la realizzazione di una M6 sull’asse nord/ovest-sud/est.
- Bike sharing: 240 stazioni attive con 3.600 biciclette. Un sistema di trasporto pubblico che funziona sinergicamente con metropolitane, tram, autobus: ha il vantaggio di offrire un tipo di trasporto più flessibile perché i percorsi sono facilmente personalizzabili. Come luoghi per i posteggi delle bici si privilegiano i nodi di interscambio, come le stazioni della metropolitana e ferroviarie e i luoghi frequentati da molte persone come scuole, uffici pubblici, cinema, supermercati: la prima mezz’ora di utilizzo è gratuita.
- Car sharing: servizio introdotto nel 2013 che risulta il più ampio d’Italia: con 2000 auto in movimento, 6 operatori in servizio e 200.000 utenti uno dei migliori in Europa. Grazie alla comodità e al risparmio che garantisce, sono numerose le famiglie milanesi che negli ultimi tempi hanno deciso di non acquistare la seconda auto.
- Scooter sharing: recentissimo servizio introdotto il 15 luglio 2015, grazie al quale è a disposizione dei cittadini una flotta di scooter: da un lato sono più veloci della bicicletta e dall’altro più agevoli nel traffico e meno ingombranti delle auto.
- Evoluzione delle linee tranviarie tradizionali in Linee T cioè linee più rapide grazie alla dotazione di un software a bordo dei tram che, collegato alla centrale dei vigili, permette di far scattare in automatico il semaforo verde. È previsto inoltre l’allungamento di alcune linee.
- Sistemi veloci su gomma per mettere in comunicazione la città con alcune direttrici non servite come ad esempio Segrate-Pioltello e Arese-Lainate.
- Nuove aree adibite a parcheggi che, realizzate lungo le linee ferroviarie dell’hinterland, riescano il più possibile a servire l’utenza all’origine degli spostamenti.
- Realizzazione di una Low Emission Zone nell’area delle tangenziali. Un sistema composto da 100 varchi elettronici, posizionati all’ingresso della città che monitorano il passaggio dei veicoli e consentono solamente la circolazione di quelli meno dannosi per l’ambiente: è prevista l’applicazione di filtri antiparticolato sui veicoli più inquinanti.
- Gestione più smart della logistica merci, in particolare dei sistemi di carico e scarico, per favorire l’efficienza delle aziende milanesi e lombarde
- Valorizzazione dello spazio urbano con interventi di moderazione della velocità dei veicoli per rendere più sicura la città.
- Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) con l’introduzione di applicazioni tecnologiche che informano sull’accessibilità dei percorsi stradali.
La completa attuazione del PUMS presenta i seguenti vantaggi: una diminuzione del 25% del traffico nelle aree a velocità moderata, una riduzione dell’10% della congestione del traffico, la riduzione del 28% delle emissioni di gas nocivi, un incremento del 140% sull’accessibilità delle persone al trasporto pubblico e del 17% sulla sua celerità.