Proroga del governo: via ai lavori (forse) solo in estate Guiati, InfraTo: "Il nostro progetto già pronto da 9 mesi" La scadenza di aprile per i fondi dello "Sblocca Italia" è stata spostata ad agosto e poi a ottobre
Come riportato su La Repubblica, la burocrazia rallenta la metropolitana verso Rivoli. I progetti sono già pronti, da tempo, ma da Roma si allungano le scadenze e l'apertura dei cantieri da gennaio 2016 slitterà tra la primavera e l'estate. Cosa che non riguarda solo il prolungamento della linea 1 verso Cascine Vica, costo dell'opera 304 milioni di euro, ma tutte le infrastrutture inserite nello "Sblocca Italia" in fascia "C". Alla vigilia dell'apertura della conferenza dei servizi per discutere del prolungamento della linea 1, oggi a Torino, è arrivato il decreto che proroga la scadenza da agosto ad ottobre sulle tempistiche dello Sblocca Italia per la cantierabilità. Solo due mesi, ma la speranza di poter inaugurare il cantiere ad inizio 2016, una volta fatte le gare per affidare i lavori, si affievolisce. «Noi siamo pronti da dicembre – sottolinea l'amministratore unico di InfraTo, Giancarlo Guiati – e abbiamo presentato ufficialmente il progetto a febbraio». Stile sabaudo, ampiamente in anticipo rispetto alla prima scadenza di aprile, poi allungata ad agosto e ora rinviata ad ottobre.
L'apertura della conferenza dei servizi, in cui tutti gli enti e i soggetti interessati dall'opera dicono la loro e pongono questioni o problemi, è un passaggio fondamentale. «Se tutto va bene si dovrebbe esaurire nel giro di trenta giorni», sottolinea Guiati. Poi la palla passerà al Cipe per il via libera definitivo e lo stanziamento dei 304 milioni, di cui 90 già stanziati per la progettazione. Dopo il sì del Cipe c'è il passaggio in Corte dei Conti, che in genere si prende tre mesi.
«Se il Cipe stanzia – spiega però Guiati – potremmo comunque lanciare la gara per gli appalti con una clausola di salvaguardia. Un modo per anticipare i tempi». Se non ci saranno intoppi o nuove proroghe i bandi potrebbero uscire, dopo tutte le approvazioni, tra fine novembre e dicembre. Ed è chiaro che, per i cantieri, la consegna delle aree non potrà che avvenire nel 2016 inoltrato, tra la primavera e l'estate.
Il tratto in questione, Collegno – Cascine Vica, lungo 3 chilometri e 400 metri, parte dallo snodo verso il deposito dei treni Val a Collegno lungo via De Amicis fino all'incrocio con corso Pastrengo, per poi passare sotto la ferrovia Torino-Modane e riportarsi sotto corso Francia fino alla frazione di Cascine Vica di Rivoli, in corrispondenza con l'uscita della tangenziale dove verrà costruito un parcheggio di interscambio. Saranno costruite quattro fermate: Certosa, Collegno Centro, Leumann e Cascine Vica. La stazione Certosa sarà il punto di snodo principale del nuovo tratto, interscambio con quella ferroviaria a Collegno.
Se sul fronte Collegno-Cascine Vica i tempi si allungano causa burocrazia, i lavori procedono in maniera spedita nel tratto Lingotto-piazza Bengasi.
I primi pezzi della talpa "Masha" sono arrivati e a fine anno le frese torneranno a grattare il ventre di Torino.
La palla passerà poi al Cipe per il via libera definitivo e lo stanziamento dei 304 milioni necessari a completare il prolungamento verso Rivoli, di cui 90 già stanziati per la progettazione dell'opera