Tua, dimezzati gli stipendi d’oro dei manager

Tua, dimezzati gli stipendi d’oro dei manager

Lo stipendio massimo, al netto degli scatti di anzianità, dovrà infatti essere equiparato, come imposto dalla Regione, con quello del direttore di dipartimento corrispondente, ovvero 84mila euro annui. Per alcuni

Lo stipendio massimo, al netto degli scatti di anzianità, dovrà infatti essere equiparato, come imposto dalla Regione, con quello del direttore di dipartimento corrispondente, ovvero 84mila euro annui. Per alcuni dei colletti bianchi dei trasporti significherà rinunciare a decine e decine di migliaia di euro, con punte che superano i cinque zeri (c'è chi prende oggi anche 200mila euro annui). «Tagli e riorganizzazione del lavoro e delle corse, evitando i doppioni – continua D'Alessandro – hanno consentito a società che rischiavano di portare i libri in tribunale, di diventare una grande forza di respiro nazionale, che non licenzierà nessuno dei suoi 1.600 dipendenti e che, anzi, oggi ne assume altri». Dall'accordo con i sindacati è scaturita poi anche la possibilità di svuotare di personale amministrativo gli uffici e ripopolare le strade: un'ottantina di dipendenti saranno infatti impegnati nelle operazioni di controllo, «questo consentirà di limitare l'evasione – aggiunge il presidente D'Alfonso – e allo stesso tempo aumentare oltre agli incassi, anche l'accredito verso il ministero i cui trasferimenti si basano anche sul numero dei passeggeri». L'obiettivo è ambizioso: «Diventare l'azienda leader in Italia» annuncia D'Alessandro e la strada non sembra essere così lunga visto che Tua oggi è la sesta in Italia come chilometri coperti e nona come fatturato. Per mettere davvero in moto il trasporto pubblico, manca però il biglietto unico integrato (oggi disponibile solo su alcune aree): «Entro la fine del mandato ci arriveremo – conclude D'Alessandro – per il momento partiremo a breve con la tariffa unica».

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