Sono 240 le corse in più: con l'arrivo del tram l'Amat dirotterà i circa 30 autobus che al momento percorrono lo stesso tragitto, così da potenziare le altre linee. Ma non solo: per dare una risposta agli utenti estenuati dalle attese infinite sotto le pensiline l'azienda ha presentato al Comune un piano di rimodulazione dell'intera rete. Più o meno 25 delle attuali 90 linee saranno sospese, il che consentirà di recuperare una cinquantina di vetture da destinare al potenziamento delle altre
Duecentoquaranta corse in più: con l'arrivo del tram l'Amat dirotterà i circa 30 autobus che al momento percorrono lo stesso tragitto per potenziare le altre linee. Ma non solo: per dare una risposta agli utenti estenuati dalle attese infinite sotto le pensiline – con picchi di 70 minuti l'azienda del trasporto pubblico ha presentato al Comune un piano di rimodulazione dell'intera rete. Più o meno 25 linee delle attuali 90 saranno sospese consentendo di recuperare una cinquantina di vetture da destinare al potenziamento delle altre.
Le linee che saranno stoppate sono quelle che coprono i percorsi meno frequentati, almeno così fa sapere l'azienda che assicura che non ci saranno zone della città scoperte.
Ma quali sono le linee che verranno sospese? Dalla linea 111 piazzale Giotto-Acquasanta alla 220 Falsomiele-stazione centrale. E ancora le linee 122, 139, 164, 211, 220, 221, 225, 227, 250, 305, 318, 365, 368, 440, 475, 501, 516, 540, 548, 615, 644, 662, 677 e 907. Si tratta di un elenco in costruzione e top secret: la proposta, approvata dal cda dell'Amat, deve essere ancora approvata dall'Ufficio traffico. Ma la riduzione delle linee è una certezza nella speranza di potenziare quelle che resteranno e ridurre i tempi di attesa.
La rivoluzione toccherà anche i capolinea: quello di piazza Sturzo sparirà mentre quello della stazione centrale sarà depotenziato. La maggior parte dei bus diretti nella zona alle spalle della stazione si fermeranno in via Oreto, dove adesso fa capolinea solo la linea 100, e sarà potenziato lo snodo De Gasperi. Uno degli obiettivi è quello di evitare ingorghi in centro: e così sull'asse Libertà rimarrà solo la linee 101, mentre gli altri bus seguiranno altri percorsi. La rivoluzione del trasporto diventerà operativa quando partirà il tram. Sì, ma quando? Ieri la commissione ministeriale di "immissione in servizio" ha promosso le prime due delle 17 vetture: in pratica ha dichiarato che sono pronte a partire. Il più sembra essere fatto: una delle due vetture che ha passato l'esame della commissione è la cosiddetta "testa di serie" e le verifiche sulle altre 15 si faranno a campione. Ma il tram e la burocrazia non vanno alla stessa velocità: il Consiglio comunale non ha ancora ricevuto il contratto di servizio tra il Comune e l'Amat, senza il quale il tram resterà fermo sui binari. Sala delle Lapidi ha già fatto sapere che ci metterà da 3 a 4 settimane per esitarlo e pazienza se i lavori su tutte le tre linee saranno ufficialmente completati il 31 ottobre. Il tram dovrà aspettare almeno due mesi. Se non di più. L'opposizione è infatti pronta alle barricate: i consiglieri contestano la scelta della giunta di inserire nel deliberato che la mancata approvazione del contratto costituirebbe danno erariale.
«Non accettiamo diktat», dice il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo. E si annuncia battaglia anche sulla Ztl: il piano urbano del traffico, che la prevede, ha validità biennale.
«Scade il 29 ottobre, prima di varare la Ztl, la giunta deve riportarlo in aula», dice Tantillo.