Una scelta «Basata più su valutazioni politiche che su analisi economiche». Così l' Antitrust definisce la decisione della Regione Liguria di affidare tutto il trasporto pubblico dell'intero bacino regionale a
Una scelta «Basata più su valutazioni politiche che su analisi economiche». Così l' Antitrust definisce la decisione della Regione Liguria di affidare tutto il trasporto pubblico dell'intero bacino regionale a un unico gestore, tramite la gara regionale partita sullo scadere della passata legislatura e subito stoppata dalle denunce all' antitrust. Ora, si aggiunge anche un ricorso al Tar: proprio l'autorità garante della concorrenza, infatti, ha deciso di portare la Regione davanti al tribunale amministrativo regionale. Secondo l'antitrust la legge regionale sui trasporti (da cui discende la gara e la costituzione dell'agenzia unica regionale), è suscettibile «di limitare ingiustificatamente il numero dei partecipanti alla procedura di gara». Un altro ricorso, quindi, dopo quello presentato a luglio da Amt e da tutte le altre aziende omologhe contro il bando per la ricerca di un gestore unico regionale per il trasporto pubblico locale. L'Antitrust, proprio a luglio, aveva già deciso di bloccare la gara. I termini dell'operazione sono cos ì stati sospesi dal primo luglio. Tra l'altro Amt e le altre società omologhe del trasporto locale sono controllate da quegli stessi comuni (Amt per esempio è al 100% di Palazzo Tursi) che sono azionisti dell'Agenzia regionale per il trasporto pubblico locale.