Sarà così possibile aumentare le corse a dispetto della riduzione dei fondi. Verranno reclutati altri 60 autisti. Foti non fa sconti sulle regole: «D'estate fatti controlli sull'uso della legge 104, così scoperte irregolarità»
L'Atm supererà l'esame del 2015 ma per l'anno prossimo dovrà mettersi sotto a lavorare. Si è concluso un astensione in prima commissione l'analisi del contratto di servizio dell'azienda trasporti. La bozza è stata preparata dal dipartimento mobilità ma c'è già il placet dell'Atm che, per avere i vitali contributi da parte di Palazzo Zanca, dovrà svolgere un determinato numero di servizi ed un chilometraggio complessivo destinato, già nel futuro immediato, a crescere. «La buona notizia è che Atm – ha detto il suo direttore generale Giovanni Foti, ascoltato ieri dai consiglieri in seduta straordinaria – riuscirà a raggiungere gli obiettivi prefissati anche dal Piano di riequilibrio per l'anno in corso. Questo giustificherà il contributo riservato dal Comune (18,1 milioni, iva inclusa, che fino all'anno scorso non era contemplata) per l'azienda. Per il prossimo anno dovremo essere molto bravi perché il lavoro e la quantità dovranno crescere per raggiungere il target richiesto». Allegata al contratto di servizio c'è, infatti, una tabella con i traguardi che l'azienda di via La Farina deve raggiungere per ottenere i contributi previsti da Palazzo Zanca. Il Comune per stare nei parametri del Riequilibrio, dal 2014 al 2023, prevede un rientro di 31,4 milioni di euro. L'ente passerà da una dazione di 17,3 milioni dell'anno passato ai 10,5 a partire dal 2021. Ma la vera sfida è che nonostante un rimborso inferiore (utile a far rientrare Atm dai 32 milioni di debiti) l'azienda dovrà raddoppiare il numero di chilometri percorsi dai mezzi gommati e dalla tramvia. È possibile tutto questo perché sono attesi diversi nuovi bus che rimpingueranno e ammoderneranno il parco a disposizione. Entro quest'anno ne arriveranno 17 e altri 32 saranno in città entro il 2016 visto che il bando dovrebbe esser lanciato a novembre. Con quasi 50 mezzi nuovi in più il chilometraggio sviluppato deve crescere dagli attuali 2.380.000 (dato per il 2014) ai 4,6 milioni della fine del decennio. Il tram invece dovrà passare dai 308 mila km ai 550 mila. Ma ognuno di questi mezzi in più messi in strada significa tre autisti in più a disposizione dell'azienda. «Ne abbiamo 167 a fronte di una pianta organica che ne prevede 230 – analizza Foti – e pertanto lanceremo un bando interaziendale per verificare se nell ' ambito del Comune ci sia già del personale disponibile. Contemporaneamente, cercheremo di far conseguire una patente superiore ai nostri dipendenti e, quindi, percorreremo una soluzione esterna che però potrebbe passare dal lavoro interinale per avere chiaro il numero degli autisti che servono, prima di assumerli a tempo indeterminato». A questo punto, Foti, cambia registro. Il tema della legalità lo scuote. «In Atm ci sono almeno una quarantina di autisti che godono dei permessi per la cosiddetta 104 (la legge che prevede tre giorni di permesso al mese per il familiare di un disabile ndc). Le nuove norme ci consentono di chiedere delle verifiche. Così come abbiamo iniziato a fare da agosto quando, a tutti coloro che andavano in malattia abbiamo mandato la visita fiscale. Ci costa questo controllo, ma non possiamo accettare che d ' estate ci siano furbate. Qualcuno lo abbiamo colto in fallo, infatti» conclude.