Quelli promessi dalla Regione non arrivano Ogni anno 10 milioni gettati in riparazioni
I BUS della Regione sono in ritardo e Amt pensa di ricorrere all'acquisto di nuovi mezzi in leasing, per non essere costretta a tagliare il servizio per mancanza di mezzi. È la strada, nuova, che l'azienda genovese di trasporto pubblico locale sta studiando per affrontare almeno in parte i tanti guai provocati da un parco mezzi troppo vecchio, senza appesantire i bilanci aziendali con indebitamenti con le banche, visto che i finanziamenti pubblici scarseggiano. Marted ì scorso, in consiglio comunale, l'assessore ai Trasporti e al Traffico, Anna Maria Dagnino, aveva fatto cenno alla possibilità di un acquisto dei mezzi in proprio, per rimediare ai ritardi della Regione ed evitare il tracollo del servizio e dell'azienda, che ha già visto calare passeggeri e introiti. E proprio in questi giorni Amt sta facendo un po' di conti per valutare le risorse che l'azienda può mettere a disposizione e per stabilire quanti autobus potrebbero essere comprati in leasing con quei soldi. Il meccanismo dell'acquisto in leasing è piuttosto semplice: si fa un contratto pluriennale fra venditore e aspirante compratore che paga subito un anticipo ed ottiene la disponibilità del bene che vuole acquistare. All'anticipo segue poi, periodicamente, il pagamento di un canone di leasing e alla scadenza del contratto il bene viene riscattato e diventa tutti gli effetti proprietà dell'acquirente. L'acquisto di autobus in leasing rappresenterebbe una novità assoluta per Amt che finora non ha mai seguito questa strada, già ampiamente esplorata, invece, da altre aziende in giro per l'Italia, soprattutto da quando i finanziamenti pubblici per il trasporto locale si sono progressivamente ridotti. Si tratta, infatti, di una pratica messa in atto già più volte, per esempio, e anche di recente dalla romana Atac, dalla Regione Sardegna e anche dall'azienda di trasporto pubblico di Bari (ma in quest'ultimo caso per comprare mezzi usati). Del resto le condizioni dei bus genovesi sono ormai da vera e propria emergenza, visto che l'età media delle vetture sfiora i 14 anni, quasi il doppio della media europea, e che per riparare e far funzionare – o almeno provare a farlo – mezzi cos ì vecchi e malandati, si spendono ogni anno circa 10 milioni di euro che, con un parco mezzi di età media simile a quella di altri Paesi europei, si potrebbero risparmiare. Senza contare i maggiori oneri per i maggiori consumi di carburante di motori vecchi e gli effetti che tutto questo ha sul servizio, con ritardi, autobus che si fermano durante il viaggio, corse saltate. Se, quindi, l'azienda non corre in fretta ai ripari, il rischio concreto è che dal prossimo anno Amt non sia più in grado di garantire il servizio, soprattutto sulle linee collinari, dove i mezzi sono soggetti ad un'usura più pesante. Dei 200 bus che, alla fine del 2013, la Regione Liguria si era impegnata ad acquistare in quattro anni, infatti, finora non ne è arrivato neanche uno, mentre il parco mezzi in circolazione continua a invecchiare L'assessore Dagnino aveva detto in consiglio comunale che risulta quasi aggiudicata solo una gara per 38 mezzi da 10,9 metri destinati ad Amt, mentre un altro lotto da 35 mezzi non sarà aggiudicato per prezzo eccessivo rispetto alla base d'asta. Comunque sia, è certo che quest'anno l'azienda genovese non vedrà arrivare ancora nessuno di questi autobus e probabilmente i primi nuovi mezzi arriveranno solo alla metà del 2016. Quindi la situazione è ormai davvero da bollino rosso, perché già adesso a causa di guasti e di stop forzati per la manutenzione degli autobus, circa lo 0,80% del servizio non viene erogato, con disagi pesanti per i cittadini e costi per l'azienda. Se, come sembra, nei prossimi giorni l'azienda deciderà di procedere con l'acquisto in leasing, potrebbe arrivare quyindi una boccata d'ossigeno e qualche garanzia in più sulla possibilità di non doversi arrendere completamente alla debacle degli autobus.