A sorpresa sono stati tagliati otto dei dieci milioni del fondino annunciati dalla Regione nella scorsa primavera. E così i prepensionamenti e nuovi investimenti sono a rischio per Savona
Un fondo che inizialmente era di 10 milioni che si riduce improvvisamente a 2 milioni, piani preparati che vengono cancellati. Così è cresciuta la preoccupazione per le aziende del trasporto pubblico locale in Liguria che si trovano in una situazione di attesa visto che il fondino consentiva prepensionamenti e potenziamento dell'organico dell'aziende dei bus liguri oltre che un'ottimizzazione economico fiscale in vista della gara del trasporto pubblico locale. Ora la frenata e così arriveranno soltanto due dei dieci milioni promessi: un milione entro dicembre 2015 e l'altro entro dicembre 2016. La situazione si fa tesa. Lunedì in Regione saranno i sindacati a chiedere spiegazioni mentre martedì toccherà ai vertici delle aziende. "Ci viene chiesto quindi di non assumere o di rifare i piani di esodo e di inviare all'Agenzia Regionale quanto verrà speso per le assunzioni – dichiara il presidente di Tpl Savona Claudio Strinati – L'esodo è volontario e decideranno i lavoratori e quindi è impresa impossibile". Ma arriva la risposta a Primocanale.it dell'assessore regionale ai trasporti Berrino che rimanda al mittente: "I soldi ci sono e arriveranno". L'Agenzia sta procedendo al bando di gara per l' 'attualizzazione' e dunque il processo è avviato. Ma il dubbio riguarda i tempi, spiegano aziende e sindacati che restano preoccupati. Tra l'altro per Savona mercoledì è una giornata chiave per il futuro di Tpl. "Mercoledì Tpl procederà ad una selezione in cui si presenteranno mille persone da tutta Italia – commenta il presidente di Tpl – Noi le circa 50 persone che servono le assumeremo lo stesso. Ne abbiamo bisogno per far funzionare il servizio. I conti cercheremo di farlo quadrare e ci tireremo su le maniche". Resta però una grave incertezza nel medio e lungo periodo. "E' un periodo nebuloso anche i mezzi dovevano arrivare da un pezzo – conclude Strinati – Tpl va avanti anche se ci mancano i soldi della Provincia, 1,2 milioni di euro. Se i sindacati proclameranno degli stati di agitazione l'azienda non si opporrà, anzi sarà unita a loro. Noi vogliamo assumere e continuare a svolgere il servizio. In questo momento qualcuno ce lo sta impedendo".