Atac ha bandito una gara d'appalto, indirizzata ad un ente del terzo settore, per avere a disposizione 12o volontari disponibili a vigilare sulla sicurezza di lavoratori e passeggeri. I volontari dovranno indossare una divisa, ma non è richiesta loro nessuna formazione o capacità specifica
Atac ha bandito una gara d'appalto, indirizzata ad un ente del terzo settore, per avere a disposizione 120 volontari disponibili a vigilare sulla sicurezza dei lavoratori e dei passeggeri sugli autobus, nelle stazioni, sui convogli di treni e metropolitane.
Avete capito bene, volontari senza nessuna esperienza specifica, messi a disposizione da qualche ente che ne ha la disponibilità. "Con questa richiesta di manifestazione d'interesse – si legge nel bando – Atac intende invitare i soggetti del terzo settore a realizzare un progetto di volontariato che aiuti l'azienda ad innalzare tale percezione di sicurezza. Atac ritiene che ciò possa avvenire attraverso la presenza dei volontari del soggetto del terzo settore nei luoghi e negli orari più critici della mobilità romana".
Ma cosa dovrebbero fare di preciso i volontari? Da quello che si capisce, ovvero poco, leggendo la gara indetta dall'azienda del trasporto pubblico romano, dovrebbero fungere da deterrente per i piccoli episodi di microcriminalità con la loro presenza, pur non avendo nessuna capacità o formazione specifica richiesta. Non a caso l'ente di volontariato vincitore del bando dovrà "provvedere alla fornitura e dotazione ai volontari di una divisa sociale con caratteristiche deterrenti in ambito security".
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