A gennaio il bando della Città Metropolitana Il palazzo acquistato dal ministero dell'Economia L'ex Provincia reinvestirà anche su strade e scuole
La Questura salverà l'Atp, alle prese con una crisi gravissima e uno sciopero già indetto per il 12 gennaio. È pronto il bando, che sarà pubblicato a gennaio per la vendita dell'edificio della Questura di Genova, preparato dai tecnici della Città metropolitana, proprietaria dell'edificio. E c'è già un acquirente, pronto a comprarlo: si tratta di Invimit sgr, una società di risparmio del ministero dell'Economia che è pronto a compare sia la Questura, sia la caserma dei Carabinieri di corso Martinetti, per un totale di 17,7 milioni. Quindici milioni per la Questura e 2,7 per la caserma. «Questa operazione ci permetterà di rivedere pesantemente il quadro generale del Bilancio della Città metropolitana, dando finalmente fiato al nostro assetto finanziario dice il consigliere delegato al Patrimonio della Città metropolitana, Alfonso Gioia – questo significa che il beneficio di questa vendita, anche se non direttamente, potrebbe arrivare su Atp, e uso il condizionale per scaramanzia. Sull'azienda di trasporto pubblico per cui stiamo faticando a trovare risorse e che si trova in grosse difficoltà, pensiamo di veicolare liquidità liberate per effetto proprio della vendita della Questura. Il ricavato della dismissione infatti va in conto capitale, dunque sugli investimenti, questo ci potrebbe permettere di rinforzare il quadro finanziario per agire su Atp». Insomma, l'importante operazione di alienazione di parte del patrimonio, così difficile da compiere in questi anni, andrà in porto, con effetti positivi non solo sulla Città metropolitana che si trova a fare i conti con un Bilancio falcidiato da una riforma (che ha trasformato l'ex Provincia) che fatica a prendere il passo, ma pure sulle sue partecipate. Proprio qualche giorno fa la Città metropolitana, guidata dal sindaco Marco Doria, è riuscita a racimolare 125.000 euro, nel suo documento finanziario previsionale del 2016, proprio sul capitolo Atp. Uno sforzo enorme che però non è per nulla risolutivo, anzi assomiglia alla goccia nel mare.
A mettere una posta un po' più pesante sul capitolo Atp, è stata la Regione, con l'assessore regionale ai Trasporti, Gianni Berrino, che ha impegnato 600.000 euro nel suo bilancio previsionale della Regione su un progetto finalizzato alla lotta all'evasione tariffaria. «Questo servirà a sostenere il costo di quindici lavoratori, che andranno formati, e che lavoreranno non solo per controllare che tutti i viaggiatori abbiano il biglietto indica Berrino – ma anche per raccogliere informazioni statistiche sull'utilizzo del biglietto integrato, dai dati numerici degli utilizzatori, alle tratte più percorse». Il 10% del tesoretto accumulato con le sanzioni ai viaggiatori, poi, sarà reinvestito: «In progettazione e realizzazione del biglietto elettronico, ci vorranno almeno due anni per metterlo in funzione, nel 2018», indica Berrino. Il resto dei denari ricavati dalle multe, sarà così ripartito: «Fino a 600.000 euro si trasformerà in fondi per il tpl, tutta la parte eccedente, verrà poi lasciata alle aziende – dice l'assessore – questo significa che il nostro investimento genererà nuove voci di finanziamento ad Atp». Tuttavia mancano ancora 800.000 euro per salvare Atp, e proprio la manovra della Questura, a giro di capitoli, potrebbe essere quella di salvaguardia. Tanto più che la tensione è altissima con i lavoratori, nonostante tutti i tentativi del consigliere delegato al Trasporto, Gianni Vassallo, di trovare una via condivisa. Ed è stato proclamato per il 12 gennaio uno sciopero del servizio per 24 ore.
Cgil, Cisl e Uil chiedono «risorse per rispettare l'accordo sul ripristino del 30% del contratto integrativo dei lavoratori, consentire le assunzioni per dare il via ai prepensionamenti e poi l'applicazione del rinnovo contrattuale. Il rischio è il fallimento, nessun prepensionamento e nessuna assunzione, fino all'esternalizzazione». Il 10 gennaio il prefetto ha convocato un tavolo per scongiurare lo sciopero.
La vendita della Questura si rivela sempre più fondamentale, per la Città metropolitana. Che grazie ai quasi 13 milioni di introito «potrà estinguere un mutuo, con Carige, acceso fino al 2030, ricavando almeno 5 milioni da destinare a scuole e strade», indica Gioia. Che apre la polemica con il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, che ha dichiarato di non essere più moroso, con la Città metropolitana, per l'affitto per la Questura. «Non lo è – attacca Gioia – perché il ministero ha pagato l'affitto secondo il vecchio contratto, non più in essere, di 640.000 euro annui, invece che secondo i nuovi accordi di 1 milione e 240.000 euro. Il giudice tra una ventina di giorni avvierà il pignoramento».