La mobilitazione è stata decisa dai sindacati, dopo un incontro dei giorni scorsi all'Assessorato regionale ai trasporti conclusosi con un nulla di fatto

Sicilia, ancora sciopero contro i tagli della Regione al tpl

Sicilia, ancora sciopero contro i tagli della Regione al tpl

Sciopero di 4 ore, oggi, in Sicilia, dei lavoratori delle aziende del Trasporto pubblico locale, contro i tagli della Regione, che ammontano a 206 milioni

"Non possiamo più stare a guardare, le nostre aziende sono allo stremo, lo sciopero di oggi da parte delle Organizzazioni sindacali dei lavoratori testimonia l'insussistenza di una qualsiasi politica dei Trasporti pubblici da parte della Regione Siciliana". Così, in rappresentanza delle principali aziende di trasporto pubblico locale su gomma, il presidente di Asstra Sicilia, Claudio Iozzi, che denuncia: "Auspichiamo che ai comportamenti non equi ed ingiustificabili nei confronti dei soli servizi urbani venga, intanto, posto un primo rimedio da parte dei Parlamentari e del Governo, approvando l'emendamento sollecitato dalla nostra associazione ed in discussione in questi giorni all'Assemblea regionale in occasione della manovra di assestamento al bilancio, garantendo la copertura dei crediti maturati per l'ultimo trimestre e saldo 2014, non impegnato l'anno scorso per problemi legati al patto di stabilità".    "Abbiamo scritto più volte al Governo – aggiunge Iozzi -, chiedendogli di convocarci con urgenza e di occuparsi del trasporto di persone su gomma, delle cento imprese di servizi urbani ed interurbani, ma non abbiamo mai ricevuto risposta, a dimostrazione del totale disinteresse sulla materia. Per rientrare nei limiti imposti dal patto di stabilità, dietro cui spesso si nasconde la politica, basterebbe ridurre le spese realmente improduttive e non quelle che danno lavoro e servizi veri a migliaia di persone ogni giorno. La mancanza di programmazione è una colpa ascrivibile unicamente all'inerzia della Regione che, adesso, deve provvedere con urgenza a dare certezze per il futuro delle aziende del settore".   "Ovviamente le aziende, nel persistere della grave situazione, si tuteleranno giudizialmente per il recupero delle somme dovute per l'esercizio già svolto, con ulteriore aggravio per l'Erario, e saranno costrette, loro malgrado, ad attivare le procedure di legge per la riduzione degli organici", conclude il presidente di Asstra Sicilia.

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