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Mobilità condivisa, al via l’avventura dell’Osservatorio nazionale

Mobilità condivisa, al via l’avventura dell’Osservatorio nazionale

Per la prima volta allo stesso tavolo operatori, istituzioni e mondo della ricerca, nel nome della sharing mobility. Presentati  in anteprima  anche i risultati di un’importante indagine sulla mobilità condivisa nell’area metropolitana milanese, una tra le best practice italiane del settore

Prima riunione operativa, lo scorso 18 dicembre al ministero dell’Ambiente, tra gli operatori della mobilità condivisa, le istituzioni nazionali e locali e il mondo della ricerca, per l’avvio delle attività dell’Osservatorio nazionale sulla sharing mobility. L’Osservatorio è stato creato in collaborazione con la Fondazione per lo sviluppo sostenibile ed è suddiviso in tre tavoli tecnici. Tra i suoi obiettivi, fare il punto sulla mobilità condivisa in Italia, condividendo prospettive di sviluppo, definendo scenari potenziali e proposte normative e promuovendo una comunicazione efficace.   Durante i lavori dell’Osservatorio, Maria Berrini, amministratore unico di Amat (Agenzia mobilità ambiente e territorio), ha presentato in anteprima i risultati di un’importante indagine sulla mobilità condivisa nell’area metropolitana milanese, una tra le best practice italiane della sharing mobility. «Il ministero dell’Ambiente – spiega il direttore della Direzione generale per il clima e l’energia, Maurizio Pernice – da sempre supporta le città nel fondamentale ruolo che svolgono nell’ambito del processo di riduzione delle emissioni climalteranti. Le città sono infatti chiamate a ridurre le emissioni, tenendo anche conto del probabile aumento della popolazione nei prossimi decenni, con la conseguente esigenza di rinnovare le proprie infrastrutture e l’uso del proprio territorio».   «Il successo della sharing mobility in Italia, dal car sharing, al bike sharing al car pooling alle altre forme di servizi condivisi – aggiunge Raimondo Orsini, direttore della Fondazione per lo sviluppo sostenibile -, è il segnale più evidente che la collaborazione fra le città, le imprese e le istituzioni porta a risultati positivi e immediati non solo per l’ambiente ma anche per la vivibilità.   Questo Osservatorio, che produrrà il primo Rapporto nazionale di settore, dimostra che la green economy è un gioco di squadra». «Quello della sharing mobility – spiega Carlo Maria Medaglia, capo della segreteria tecnica del Ministro – è un segmento della sharing economy in forte crescita, soprattutto in termini di utenti e fatturato. Queste nuove forme di mobilità, supportate dalle innovazioni tecnologiche che facilitano l’incontro di domanda e offerta dei servizi, sono il segno evidente di un cambio di paradigma sociale e di una maggiore attenzione da parte delle istituzioni e del cittadino ad una mobilità nuova, sostenibile ed attenta alla salvaguardia dell’ambiente».

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