In Piemonte

Tagliandi antismog, a Torino i passeggeri dei trasporti pubblici al +20%

Tagliandi antismog, a Torino i passeggeri dei trasporti pubblici al +20%

Nel Torinese il buon esperimento del biglietto per un giorno. Su Repubblica Torino i numeri dell'esperimento ben riuscito, ma anche le ragioni dell'azienda del tpl torinese, che spiega perchè non si replicherà. "Significherebbe stravolgere abbondamenti e sistema tariffario"

l biglietto "antismog" nelle festività natalizie dei torinesi ha funzionato, però rimarrà nel cassetto. Lo riporta l'edizione piemontese del quotidiano La Repubblica. "Al momento non è in programma un'ulteriore iniziativa – spiega l'assessore comunale all'Ambiente, Enzo Lavolta – In ogni caso, sarà il tavolo tra Torino e i Comuni della cintura a decidere se replicarlo". Eppure l'esperimento ha funzionato: per nove giorni, da Santo Stefano a domenica, si poteva viaggiare per tutto il giorno con un biglietto semplice da 1,50 euro e i passeggeri di bus, tram e metrò sono aumentati del 15-20 per cento. Segno che esiste un bacino di torinesi che potrebbe convincersi a utilizzare di più i mezzi pubblici, se costassero meno.   Da Gtt spiegano però che istituire un giornaliero da 1,50 euro (contro i 5 euro attuali) è utopia: "Significherebbe stravolgere l'attuale sistema tariffario, bisognerebbe ricalcolare tutti gli abbonamenti". Il tagliando "antismog" di questi giorni, dunque, non è destinato a diventare realtà, come invece auspicano in molti in questi giorni di dibattiti sui social network. Dal Gruppo torinese trasporti, però, fanno anche notare che già oggi ci sono modi per spostarsi tutto il giorno pagando 1,50 euro, o anche meno. L'abbonamento annuale costa 310 euro e se si ipotizza una media di 220 giorni di utilizzo significa spendere 1,40 euro al giorno. Con la tessera annuale per studenti il prezzo scende a 90 cent al giorno. Ma anche con un semplice "15 corse" ogni viaggio costa 1,17 euro, anziché 1.50.   Insomma, i modi per risparmiare esistono già, dunque per aumentare gli utenti del trasporto pubblico serve altro. Lavolta ha rilanciato l'idea di un biglietto che abbatta le barriere tra tracciati urbani e suburbani. Oggi esiste già e costa 1,70 euro , così come ci sono i "5 corse" e i "15 corse" che non fanno differenza tra le aree e che già ora sono più venduti dei biglietti singoli "urbano+suburbano". L'idea è però di creare un tagliando unico sovracomunale: "I tempi sono maturi, occorre dare l'immagine di un trasporto pubblico locale omogeneo", dice Lavolta. Se ne parlerà nelle prossime riunioni della Città metropolitana. Le possibilità che si realizzi sono alte, perché sono già molti i sindaci della cintura che apprezzano l'iniziativa, come Moncalieri, Grugliasco, Collegno.   Un biglietto di questo tipo dovrebbe disincentivare l'utilizzo dell'auto dalla cintura a Torino, facendo così diminuire lo smog. Ma la strada maestra per aumentare l'utilizzo dei mezzi pubblici passa soprattutto attraverso un miglioramento del servizio. Il Comune sta lavorando a due mosse. La prima è la "tariffa dinamica" e ruota attorno alla tecnologia contactless, che consentirà di pagare i mezzi pubblici con la carta di credito. In questo mese Gtt emetterà un bando per individuare un partner finanziario e, spiega l'assessore ai Trasporti Claudio Lubatti, "inizieremo la sperimentazione sul metrò nella seconda metà dell'anno ".   Poi la tecnologia verrà migliorata: "I cittadini – racconta Lubatti useranno la carta di credito e a fine mese il sistema scalerà l'importo dovuto assegnando la tariffa più vantaggiosa: quella dei biglietti singoli se i viaggi sono pochi, quella dei mensili se sono molti e così via". L'altra innovazione si chiama "credito trasporti": "Sarà possibile avere un borsellino elettronico con cui pagare qualsiasi trasporto, che sia il metrò, il bike sharing, il car sharing e così via. Si tratta di integrare sistemi che già ora si parlano. Possiamo farcela nel 2017".

 

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