Sono escluse dal provvedimento, per motivi di sicurezza, solo poche stazioni in cui le scale sono troppo vicine ai tornelli: Duomo (solamente M1), Cadorna e Centrale
Dal 15 febbraio sarà obbligatorio per tutti convalidare il ticket o l'abbonamento anche in uscita dal metrò, durante l'intero orario di servizio e su quasi tutta la linea. L'Atm, dopo aver sperimentato il blocco dei tornelli in uscita e dopo aver registrato i buoni frutti contro gli abusivi nonché consentito ai passeggeri di abituarsi alla novità, ha deciso di far scattare l'ultima e definitiva fase del progetto. «La sperimentazione di chiusura dei tornelli in uscita – spiega il presidente e direttore generale di Atm, Bruno Rota – e l'incremento di controlli e controllori hanno portato risultati significativi. Il tasso di evasione è stato praticamente dimezzato». I numeri sono più forti delle parole.In metropolitana l'evasione registrata, assicura il presidente, è intorno all'uno per cento. «Un dato che riguarda, dunque, un'esigua minoranza, soprattutto rispetto alla situazione di altre grandi città italiane». Rota ammette che però il fenomeno, come valore assoluto, ha una sua importanza. «Tenuto conto che ogni giorno ben più di 1 milione e 200 mila persone utilizza il metrò – argomenta – anche una percentuale così bassa su un campione tanto vasto identifica un numero totale di evasori importante e certo percepibile da chi, con occhio attento, osserva i tornelli». L'uno per cento di un milione sono diecimila individui. Mica pochi, una piccola città. Per erodere anche questa quota, l'Atm ha dunque deciso di chiudere i tornelli. Un passo che l'azienda avrebbe desiderato anticipare nel semestre di Expo, ma che viene fatto solo ora dopo una serie di accorgimenti a prova di contestazioni. Durante la sperimentazione l'Atm ha fatto installare in tutte le stazioni delle rete metropolitana dei dispositivi locali di sblocco automatico dei tornelli da attivare in caso di emergenza, oltre al sistema centrale già previsto. Un passaggio di ultra sicurezza che, si fa notare in azienda, non è previsto dalla normativa vigente. Ma è meglio prevenire le obiezioni. «L'azienda ha voluto così anticipare eventuali accertamenti su questo fronte – segnala Rota – d'altronde sempre oggetto di grande attenzione da parte non solo dei clienti e dei cittadini, come è giusto che sia, ma anche di soggetti che su Atm fondano posizioni di parte». E mentre scatta il blocco ai tornelli, prosegue l'attività dei controllori sulla rete. «Atm conferma il proprio impegno – incalza il presidente – per migliorare sempre di più i risultati combattendo chi, con il proprio comportamento irrispettoso e deprecabile, non paga il biglietto, scaricandole gli oneri sulla comunità». Di fronte alle proteste dei passeggeri per la presenza di corpose squadre di controllori Rota lancia un appello ai passeggeri: «Siate più pazienti, questi dipendenti fanno il loro lavoro e scoraggiano gli evasori».