BUS senza metano, servizio dimezzato

Napoli, i bus Ctp senza metano disagi per i viaggiatori

Napoli, i bus Ctp senza metano disagi per i viaggiatori

La Ctp ferma circa il 50 per cento dei mezzi nei depositi (130 su circa 270 con assicurazione valida). L'Eni ha messo i sigilli alle colonnine di carburante dell'azienda di trasporto provinciale per morosità

Caos e disagi per i viaggiatori diretti a Nord di Napoli, lunghe le attese alle fermate, paralizzati i collegamenti nella tratta Mondragone-Caserta. I sindacati proclamano lo stato di agitazione del personale.
L'azienda di trasporto chiede l'intervento del prefetto e per ripristinare l'uso delle colonnine e accusa l'Eni di interruzione di pubblico servizio.
«Ho appena scritto al prefetto per chiedergli di intervenire subito – afferma Augusto Cracco, amministratore Ctp – l'Eni è responsabile di interruzione di pubblico servizio, non si può fermare il trasporto, non siamo dei privati».
L'azienda Namet (partecipata della società di trasporto provinciale che gestisce le colonnine) non paga il colosso del gas da tempo, ha accumulato debiti. Così ieri sono scattati i sigilli e i bus sono rimasti in garage.
«Stiamo valutando anche soluzioni alternative – prosegue Cracco – ringrazio l'Anm per aver rifornito con le sue disponibilità alcuni bus. Certo la situazione che stiamo vivendo non è di poco conto».
Danneggiato soprattutto il deposito di Arzano, alle 13 di ieri sono usciti soltanto 10 dei 100 autobus giornalieri previsti. E alle quattro del pomeriggio, sono rientrati tutti i mezzi usciti in mattinata. Il servizio quindi è stato praticamente ridotto a zero, circolavano soltanto i bus a benzina. Non è l'unico problema, per Ctp. Alle porte bussano anche i creditori delle aziende di manutenzione. La Ctp, di competenza della città metropolitana, ha le casse vuote e non può pagare i fornitori.   È per questo che i creditori hanno sospeso i servizi. E i bus vecchi che continuano a circolare su strada si fermano sempre più di frequente e restano in deposito. Insomma, nelle prossime settimane i mezzi in strada saranno sempre meno, se non si interverrà.
L'azienda è stata ricapitalizzata dal sindaco Luigi de Magistris lo scorso luglio per 6 milioni e 300 mila euro, i residui 3 milioni e 300 sono stati versati nei primi giorni di settembre ma non è bastato.
Una situazione complessa che chiama a raccolta anche i sindacati che fanno appello al sindaco Luigi de Magistris. I lavoratori si riuniranno in presidio oggi alle 11 davanti alla sede della Città metropolitana, in piazza Matteotti.
«Registriamo un silenzio assordante dell'ente proprietario della Ctp – scrivono in un comunicato congiunto le segreterie regionali di Filt-Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti – ma anche una condizione generale che si aggrava sempre più. Potrebbe degenerare e provocare un imminente fallimento dell'azienda.
Sollecitiamo perciò l'intervento immediato della Città metropolitana e del sindaco Luigi de Magistris». Chiede un incontro urgente anche il sindacato Usb.

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