Almeno al 2017, ha detto l'a.d. Mazzoncini, in attesa di maggiori introiti dal mercato
La quotazione di Ferrovie dello stato «slitta di sicuro almeno al 2017»: lo ha annunciato l'a.d. Renato Mazzoncini, aggiungendo che «per stare in borsa in maniera robusta ci sono delle condizioni preliminari evidenti, come avere un quadro regolatorio più chiaro». Inoltre «bisogna vedere quanto incassiamo dal mercato rispetto ai contratti di servizio: i nostri competitor europei incassano più dal mercato, noi siamo vicini al 50%, ma, avendo più incassi dal mercato, sarebbe più semplice pensare a una quotazione». Per quanto riguarda il nuovo piano industriale delle Ferrovie, l'obiettivo è che sia pronto subito dopo l'estate. Mazzoncini si è quindi detto soddisfatto dei conti 2015. L'a.d. è intervenuto alla presentazione dell'aggiornamento al Contratto di programma 2012-2016. Il documento, presentato dal ministro delle infrastrutture Graziano Delrio, insieme a Mazzoncini e all'amministratore delegato di Rfi, Maurizio Gentile, prevede lo stanziamento di circa 9 miliardi per migliorare il trasporto pubblico locale, trasferire le merci su ferro e completare l'asse orizzontale Brescia-Padova del sistema ad alta velocità italiano, il Terzo valico e la galleria di base del Brennero. Altri 8 miliardi riguarderanno l'aggiornamento 2016. In particolare, sono in programma investimenti in ambito regionale per oltre 3,5 miliardi con interventi per standard di sicurezza e regolarità, upgrade tecnologico, miglioramento della qualità offerta e sviluppo di nuovi modelli di integrazione modale nel trasporto regionale e ferroviario. Ammontano invece a 5,4 miliardi le risorse destinate allo sviluppo dei corridoi europei Ten-T che attraversano l'Italia: dal potenziamento dei collegamenti ferroviari all'adeguamento della prestazione delle linee per sviluppare il traffi co merci. Per il trasporto pubblico locale i nuovi fi nanziamenti sono superiori a 2 miliardi.