ALD Automotive, leader nel noleggio a lungo termine, lancia sul mercato la prima Ricaricar

Una card per ricaricare l’auto

Una card per ricaricare l’auto

Aumenta il numero di automobilisti che preferisce noleggiare la vettura invece di acquistarla. La tendenza si consolida grazie a formule sempre più flessibili come la card che contiene chilometri da utilizzare a libera scelta 

Dal telefono all'automobile. ALD Automotive, leader nel noleggio a lungo termine, lancia sul mercato la prima Ricaricar, una card che consente di acquistare chilometri La formula consentirà di prendere a noleggio una vettura a piacere per 300, 500 o 800 km al mese e di integrare le percorrenze fissate acquistando una carta con altri chilometri.  Andrea Badolati, AD dell'azienda, individua nel target di consumatori individuali, ovvero professionisti e privati i destinatari della nuova proposta commerciale. "L'Italia è il paese pilota per Ricaricar e i risultati sono stupefacenti. Il 90% della clientela è privato: seconda o terza macchina, neopatentati e altri ancora – ribadisce Badolati – così abbiamo creato un nuovo capitolo della mobilità "pay per use" rendendola più semplice e accessibile a un target ancora più ampio».    Intanto l'Aniasa – l'associazione che rappresenta presso Confindustria le società di noleggio e di servizi per la mobilità – rende noti i dati che confermano questa tendenza: nel 2015 sono stati 10mila i nuovi clienti privati del NLT, il triplo dell'anno precedente, nonostante il fisco impedisca loro di scaricarne le spese come alle partite Iva. Servizi inclusi, sicurezza nei costi e nessuna immobilizzazione per l'acquisto dell'auto sono l'incentivo migliore, ma si guarda oltre. Anche Leaseplan, che opera nel settore NLT, con FlexiPlan consente già di prendere in affitto l'auto anche solo per un mese e restituirla in qualsiasi momento. Un bel progresso da quando il cliente si impegnava per almeno 3 anni, ma anche una grande sfida organizzativa che implica un totale ripensamento dei canali di distribuzione e comunicazione, di nuovi meccanismi per entrare nella testa e nelle abitudini delle persone.    L'assimilazione auto-telefono è un dato di marketing, funzionale e di fruizione allo stesso tempo: l'auto diventa un oggetto nell'"Internet delle cose" come il telefono, ma soprattutto entrambi funzionano allo stesso modo. Si potrà usare l'auto nello stesso identico modo di un telefono, solo che al posto di minuti si acuisteranno chilometri.  «Le società di noleggio a lungo termine sistanno preparando- afferma Alessandro Palumbo, partner di Fleet&Mobility – e con alcuni prodotti innovativi stanno scardinando il vecchio concetto che si basava sull'offerta rigida di modello, durata e km predefiniti. Questa è innovazione, ma non mobilità. A mio avviso ciascun noleggiatore dovrebbe farsi una domanda: il mio settore è quello della gestione dell'auto e dei servizi collegati, oppure è quello della mobilità delle persone? Se la risposta fosse la seconda, allora sarà entusiasmante assistere alle future evoluzioni di questo settore».   L'obiettivo è quello di "semplificare la vita". In questo scenario l'automobile è solo un pezzo di una mobilità fatta di NLT, rent-a-car, car sharing, ma anche treno, aereo e qualsiasi altro mezzo o servizio, dovranno essere resi accessibile attraverso una sola porta, che può avere la forma di un carta o una app. In corsa per piazzare la propria sui nostri smartphone o nei nostri portafogli ci sono tre concorrenti: le case automobilistiche, le aziende di noleggio e le tech company come Google o Uber. Chi offrirà il pacchetto più comprensivo e semplice da raggiungere e usare avrà vinto questa battaglia. Oggi possiamo acquistare traffico telefonico nelle edicole, nei tabaccai e persino nei supermercati. Ci arriveremo anche con la mobilità? «Sicuramente – afferma deciso Badolati – ci stiamo già lavorando»

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