Aumentano gli investimenti nella ricarica di veicoli elettrici

L’impetuosa crescita delle colonnine di ricarica

L’impetuosa crescita delle colonnine di ricarica

Un recente studio condotto sulla crescita del mercato delle colonnine di ricarica indica che entro il 2022 si raggiungerà un volume d'affari di oltre 30 miliardi di dollari

Secondo un recente studio realizzato da P&S Market Research e pubblicato alla fine del mese scorso su www.psmarketresearch.com emerge con chiarezza che l'incremento del mercato delle stazioni di ricarica oltre che all'aumento del parco veicoli elettrici circolanti è legato al costante investimento da parte di aziende ed enti in questo settore.   Se la crescente attenzione alle tematiche ambientali da parte dei cittadini spinge un numero sempre più rilevante di persone a scegliere un veicolo elettrico (la recente presentazione della Model 3 elettrica da parte di Tesla Motors, Inc  ha fatto registrare nel primo giorno l'ordinazione di oltre 280.000 vetture sul solo mercato  statunitense), anche grazie a tutta una serie di incentivi messi in campo da diversi governi, parimenti il mercato delle colonnine elettriche sta conoscendo una fase di forte espansione.
  Lo studio effettuato su Stati Uniti e mercati globali prevede, infatti, una curva che raggiungerà il volume d’affari dei 30 miliardi di dollari entro il 2022, con un tasso di crescita del 51.7% nell’arco di 8 anni. A dare una robusta spinta all'acquisto di colonnine di ricarica, secondo la ricerca, è il settore alberghiero e dell'accoglienza che considera come un valore aggiunto per i clienti la presenza all'interno delle strutture recettive di stazioni di ricarica. Ma anche le grandi aziende si stanno rapidamente attrezzando e la presenza di stazioni di ricarica entrano sempre più nelle scelte di politica aziendale nei confronti di servizi da offrire ai propri dipendenti.
  Altro elemento in grado di cambiare gli attuali assetti è poi la politica degli incentivi  attuata da svariati Stati negli Stati Uniti e, più recentemente, in nord Europa ed Asia, che punta a far crescere l’adozione di questi veicoli in modo da rientrare all’interno dei target anti CO2 prefissati da Kioto.  L’abbattimento dei costi d’acquisto fa poi il resto, dato che il mantenimento di un’auto elettrica vanta oneri decisamente inferiori di un’omologa a combustione. Nello studio di P&S Market Research emerge che tra i Paesi che offrono nell’immediato le prospettive di crescita maggiori ci sono la Cina (intenzionata ad investire 16 miliardi di dollari nell’infrastruttura di ricarica), l’Australia, il Giappone e la Corea del Sud.

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