Pubblicato il rapporto IMQ 2013

Piemonte: meno mobilità in tempo di crisi

Piemonte: meno mobilità in tempo di crisi

La ricerca effettuata dall’agenzia della mobilità piemontese evidenzia il cambio radicale delle abitudini dei piemontesi in tema di mobilità.

L’Agenzia Mobilità Piemontese, ha pubblicato nei giorni scorsi sul suo sito (http://www.mtm.torino.it/it/dati-statistiche/indagine-imq-2013/pdf-1/IMQ2013_RapportoSintesi.pdf ) l’edizione 2013 dell’ Indagine sulla Mobilità delle Persone e sulla Qualità dei Trasporti della provincia di Torino.
La ricerca,  che verrà presentata il prossimo 12 aprile, mette in luce gli effetti prodotti dalla lunga crisi sulle abitudini dei piemontesi in tema di mobilità.
Il calo del Pil, come è ovvio, oltre che a registrare la flessione della domanda di generi di consumo, influisce in profondità anche sulle abitudini dei cittadini. Il bisogno di mobilità non sfugge a questa “regola”. La ricerca, condotta su un campione di 52.119 torinesi, ha evidenziato che nel periodo di crisi un numero sempre maggiore di cittadini tende ad abbandonare la comodità del mezzo privato per riversarsi su mezzi di trasporto economicamente più convenienti: autobus e metro, ma anche mezzi ritenuti ecologicamente meno impattanti come il car sharing e la bicicletta.

Nel giro di un decennio è calato il numero degli spostamenti delle persone passando da 2,51 volte al giorno al 2,06 di oggi (includendo anche l’uso di mezzi alternativi al mezzo privato.
La ricerca mostra, infatti, che nel giro di dieci anni gli spostamenti complessivi sono calati di 1,5 milioni. Entrando nei particolari si registra una flessione dell'utilizzo dell'auto dal 62% al 61,2, calo registrato in tutte le province, tranne che a Cuneo, Verbania e Novara. A piedi si muovono due piemontesi su 10, mentre la bicicletta è usata nel 4,4% dei casi. A proposito di bici l'aumento , a partire dal 2004 e nel decennio successivo, è stato del 15,1% con Novara, seguita da Vercelli, che battono tutti.

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