Le ferrovie del futuro

Lombardia: Milano ospiterà il World Congress on Railways Research 2016

Lombardia: Milano ospiterà il World Congress on Railways Research 2016

Gli operatori di oltre 30 paesi si sono dati appuntamento a Milano . Dal 29 maggio al 2 giugno si discuterà degli scenari futuri del trasporto ferroviario fino al 2050.

Mancano poche settimane all’evento ospitato, per questa edizione, dal gruppo Fs Italiane. Lo scopo del WCRR 2016 è di promuovere la ricerca ferroviaria, l’innovazione e lo sviluppo tecnologico, dando impulso alla cooperazione e condivisione a livello mondiale del patrimonio di conoscenze maturate nei vari rami del settore (materiale rotabile, infrastrutture, tecnologie, logistica, sostenibilità ambientale, aspetti commerciali del servizio di trasporto). Dal 29 maggio al 2 giugno, infatti, manager d'imprese private, amministratori d'aziende pubbliche, tecnici, scienziati, e docenti universitari si confronteranno e illustreranno le ricerche più avanzate in ambito ferroviario. Un appuntamento cruciale non solo per capire dove andranno le ferrovie dei maggiori paesi nel prossimo futuro ma anche e soprattutto per il gruppo guidato da Renato Mazzoncini particolarmente attivo in questi ultimi mesi. Per Ferrovie il WCRR è anche l’occasione per mettere in mostre le eccellenze del gruppo a cominciare dal centro di Manutenzione dello scaloMartesana, dove vengono verificati gli Etr 500 e 1000, cioè i gioielli dell'alta velocità di Fs. Intanto, a margine della presentazione del “World congress on railways research”  l’Ad del gruppo Fs ha confermato l’intenzione di prendere il controllo di Trenord.
L’obiettivo dichiarato è quello di fare sistema con tutti gli operatori del trasporto pubblico per ridisegnare la mobilità del futuro e la rivoluzione – dice l’ad di Ferrovie – non può che partire dalla regione più popolosa e dinamica: «su una popolazione di una decina di milioni di persone – spiega – non è normale che i pendolari ferroviari siano soltanto 350 mila. Il nostro obiettivo è non solo di aumentare quel numero ma di trasferire su rotaia il 30 o il 40 per cento della mobilità di questa regione».

Left Menu Icon