Le “new entry” Megabus e BolBus stanno rivoluzionando il trasporto passeggeri su gomma. Sotto pressione marchi storici come Greyhound e Peter Pan
Il fenomeno del “low cost” si espande sempre più e sta cambiando il panorama del trasporto pubblico su gomma negli Stati Uniti.
A darne conto un articolo apparso su “Affari e Finanza” di Repubblica che evidenzia come in questi ultimi anni sia in atto una severa ristrutturazione che riguarda numerosissime aziende del settore che non sono in grado di competere con i nuovi player orientati sul “low cost”.
A fronte di un incremento dei collegamenti coperti dai bus intercity (+13,2% dal 2010 al 2014) si registra, secondo le statistiche elaborate dal ministero dei trasporti Usa, una diminuzione del totale dei biglietti staccati (-5,1%) e, quello che più conta, una diminuzione delle aziende del settore (-3,9%) e degli autobus circolanti (-6,8%).
La riduzione del numero delle aziende, infatti, è dovuta sia al fatto che molte di esse hanno chiuso sia ad una serie di fusioni e di acquisizioni che hanno avuto come effetto la creazione di imprese più forti e competitive. Lo conferma la crescita del numero medio di passeggeri trasportati per singolo autobus che fra il 2010 e il 2013 è aumentato del 10,8 per cento.
Dunque, l’ingresso di nuovi competitor come Megabus, controllata dal gruppo scozzese Stagecoach e BoltBus (che assieme coprono l'8O per cento della nicchia low cost) sta ridisegnando l’intero settore mettendo a dura prova marchi mitici come Greyhound o Peter Pan che soffrono la concorrenza sempre più serrata di queste aziende.