Presentata nei giorni scorsi, in occasione della II conferenza nazionale sulla mobilità sostenibile che si è tenuta a Catania, l'indagine condotta dal'Istituto Piepoli per conto dell'Anci
Con una nota pubblicata nei giorni scorsi sul proprio sito l'Anci ha reso noto i risultati di un'indagine condotta sulla mobilità sostenibile su un campione rappresentativo degli abitanti delle grandi città. Bike sharing o car sharing sono senz’altro utili, ma sono ancora pochi coloro disposti a utilizzarli per i propri spostamenti in città. Il mezzo pubblico rimane lo strumento preferito per la mobilità dei cittadini nonostante i disservizi e le lunghe attese mentre gli spostamenti in bicicletta sono considerati troppo insicuri. Nonostante il traffico, l'inquinamento , le Ztl, l'uso del mezzo privato resiste nelle abitudini di spostamento di molti cittadini. Questo, in estrema sintesi, il risultato dell'indagine dell'Anci. I mezzi pubblici restano la modalità prevalente per gli spostamenti. Nonostante l’innegabile congestione del traffico delle automobili nelle Città metropolitane, il 44% dei cittadini -si legge nella nota- individua nei mezzi pubblici la modalità prevalente per gli spostamenti. La ricerca, che replica quella già condotta lo scorso anno, fa registrare un aumento del 3% di coloro che fanno di bus, tram e metropolitane il loro principale mezzo di mobilità. Resta comunque forte l’incidenza dell’auto privata, utilizzata in modo prevalente dal 39% degli intervistati, mentre scende di 4 punti percentuali l’uso dei mezzi a due ruote, al 4%. Solo il 2% si muove principalmente in bicicletta (la metà rispetto all’anno scorso), mentre aumenta del 4% la fetta di popolazione che effettua a piedi gran parte degli spostamenti (11%). Ztl? Solo in centro, grazie. A fronte poi del 91% degli intervistati preoccupato ‘molto o abbastanza’ per l’inquinamento dell’aria e l’inquinamento acustico nella propria città, ‘solo’ l’83% è favorevole all’istituzione delle Ztl nei centri storici, percentuale che scende ancora fino al 63% se si prende in considerazione l’ipotesi di allargare le Ztl anche ad altre zone della città. Frequenza sui mezzi pubblici in ascesa, ma in tanti ancora non li utilizzano mai: troppe attese. Sul fronte dell’utilizzo dei mezzi pubblici, aumenta del 7% rispetto alla scorsa rilevazione chi lo fa per due o tre volte a settimana (28% del campione), mentre parallelamente diminuiscono del 6% coloro che utilizzano il mezzo pubblico tutti i giorni della settimana (9%) o una volta al mese (13%). Resta alta, al 24% la percentuale di chi non utilizza mai il mezzo pubblico. I principali motivi per lo scarso utilizzo di bus, tram o treni, secondo gli intervistati, sono le attese troppo lunghe (49%) e i mezzi troppo affollati (41%), mentre non sembrano essere un problema la lontananza delle fermate né il costo del biglietto. Il 26% di coloro che non li utilizzano affatto, ad ogni modo, eviterebbe di salire a bordo di bus, tram e metropolitane anche nel caso in cui i mezzi fossero più puntuali e frequenti. In bicicletta? Troppo poco sicuro. Car pooling, car sharing e bike sharing utili, ma poco utilizzati. La bicicletta resta invece un mezzo proibitivo per l’84% degli intervistati, ed il motivo principale consiste nell’assenza di piste ciclabili (41% del campione) e di sicurezza (21%). Car pooling, questo sconosciuto: sebbene considerato dal 78% dei cittadini come un metodo utile per ridurre l’inquinamento e il traffico, il 41% degli intervistati, ovvero il 9% in più rispetto all’anno scorso, non sarebbe in nessun caso disposto a condividere il proprio viaggio in auto con altre persone per recarsi a scuola o al lavoro. Tra coloro che lo farebbero, invece, la conditio sine qua non sarebbe, per il 23%, quella di conoscere i propri compagni di viaggio. Ancora più importante, per i cittadini delle Città metropolitane, l’effetto anti traffico ed anti inquinamento del bike sharing: ne è convinto l’82% degli intervistati, percentuale che scende al 73% se si parla invece di car sharing. Le priorità dei cittadini-assessori: più trasporto pubblico e più piste ciclabili Da tutto ciò deriva che, nel gioco di immaginarsi assessori alla viabilità della propria città, i cittadini individuerebbero tre priorità di intervento: migliorare il trasporto pubblico urbano (64%), realizzare piste ciclabili protette e sicure (33%), aumentare i parcheggi di interscambio fra auto e mezzo pubblico (26%).