Funivia a Roma

Sindaco Raggi: faremo la funivia

Sindaco Raggi: faremo la funivia

In un'intervista al quotidiano "La Repubblica" la Sindaca Raggi conferma che la funivia Casalotti-Battistini si farà

«Il nostro sogno è realizzare a Roma una mobilità alternativa e sostenibile», tant'è che «lo studio di fattibilità dell'opera» è già avviato, se ne sta occupando «il dipartimento Trasporti insieme ad agenzia per la Mobilità: tra pochi mesi avremo i risultati». Così la Sindaca Raggi nell'intervista concessa al quotidiano "La Repubblica" oggi in edicola.   Quella che sembrava un colpo ad effetto sferrato in campagna elettorale, nelle intenzioni del primo cittadino della Capitale è un punto cruciale per il sistema della mobilità di un quadrante della città.
Secondo la Sindaca la funivia «introdurrà una autentica rivoluzione nell'ecosistema città»: non solo per introdurre un potenziamento del trasporto pubblico esistente, ma come strumento privilegiato per una visione strategica di ricomposizione delle relazioni fra tutte le parti urbane. Nel nostro caso -aggiunge la Raggi – soprattutto quelle che gravitano all'interno e all'esterno del Gra, spesso congestionate dal traffico». Insomma «la funivia urbana nasce come soluzione tecnica della mobilità».   Sulla funivia Clickmobility ha sentito Simone Gragnani (economista dei trasporti, con circa 20 anni di esperienza,  ex Presidente del Comitato paritetico di vigilanza sul Contratto di servizio della metropolitana tra Comune di Roma, ATAC Spa e Met.Ro.Spa) che sul progetto capitolino esprime diversi dubbi:   "Le funivie urbane – sostiene Gragnani – dove sono state realizzate, servono o per superare grandi dislivelli (come a La Paz ed a Rio) o per superare fiumi (come a Londra e a Coblenza, ma anche come nel caso della proposta per la Maglianaa Roma) e/o per funzioni temporanee/eventi (come a Colbenza e Berlino) e/o per collegare punto-punto luoghi a particolare attrattività come fiere o aeroporti (vedi La Paz e Berlino).   Per altri usi non sono efficaci perché hanno una capacità limitata (max 3.000 persone ora per senso di marcia, contro i 8.000 di un tram, i 15.000 di una metro leggera e i 40.000 di una metropolitana) e perché non fanno fermate intermedie, salvo che si realizzino su un’infrastruttura dedicata, ma allora non è più una funivia bensì una metro leggera a fune, come a Perugia, sistema ben più sensato e ragionevole.   Nel caso specifico, bisognerebbe collegate un quartiere (Casalotti, con poco più di 10.000 abitanti molto distribuiti e quindi mediamente piuttosto distanti dalla stazione della funivia) con il capolinea della metropolitana distante 3-4 chilometri, passando sopra a decine di migliaia di abitanti che resterebbero non serviti.   Con questi numeri saremmo quindi ben distanti dalla capacità teorica della funivia/cabinovia e, dunque, di una infrastruttura capace di decongestionare il traffico. Ma soprattutto ci si chiede perché si sia scelto quel quartiere e non uno delle altre decine senza collegamenti, anche ben più popolati. Forse uno studio andrebbe fatto prima su questo".

Left Menu Icon