Sulla mobilità la giunta della sindaca Raggi muove i primi significativi passi nell'azione di governo. Dopo aver approvato a maggioranza la mozione che sbarra la strada all'arrivo dei privati nella disastrata azienda di trasporti capitolina, tanto da spingere l'assessore ai trasporti Linda Meleo  ad affermare: «assicuriamo che Atac non sarà ceduta a qualche altro soggetto, che sia il Governo o i privati», la Giunta comunale si appresta a liquidare Roma Metropolitane.   L'operazione si preannuncia complessa e gravida di conseguenze: Roma Metropolitane, infatti, fa da stazione appaltante per alcuni importanti contratti, ancora in essere, a partire da quello per terminare la nuova metro C.   L'accordo attuativo firmato nel 2013 tra la partecipata e la società che si occupa della realizzazione dell'opera, prevede la risoluzione consensuale del contratto nel caso in cui non venga finanziata, entro il 31 dicembre 2016, la tratta oltre piazza Venezia. Ma fino a quella stazione i lavori devono proseguire comunque, altrimenti il Comune sarebbe costretto a pagare penali milionarie.    Più complicato invece il trasferimento dei 200 dipendenti della società in liquidazione: i sindacati sono in allerta, perché potrebbero essere assunti, senza passare da un concorso, soltanto i lavoratori che in precedenza avevano lavorato per il Comune.